Il Comune di Milano ha ripreso a trascrivere gli atti di nascita dei bambini nati all’estero e figli di coppie omogenitoriali formate da due padri. Questo è reso possibile grazie alla risposta del ministero dell’Interno a una sollecitazione arrivata proprio dal Comune e dal sindaco Beppe Sala.

Il Comune di Milano aveva chiesto al ministero come superare l’impasse causato dallo stop di marzo, che era stato imposto dal prefetto su impulso di una sentenza della Corte di Cassazione. Da marzo, infatti, il Comune aveva dovuto sospendere le trascrizioni, ad eccezione di quelle relative ai figli nati da due mamme, che sono sempre proseguite.

Ora, con questo cambiamento, il Comune può procedere alla “trascrizione parziale” degli atti di nascita dei bambini nati all’estero con la gestazione per altri, che sono figli di una coppia di uomini. Tuttavia, verrà trascritto solo uno dei due padri, da qui il termine “trascrizione parziale”.

L’altro padre, chiamato “genitore intenzionale”, potrà impugnare il rifiuto del Comune alla trascrizione e rivolgersi al tribunale per chiedere la “stepchild adoption”, ovvero l’adozione del figliastro. In questo modo, il genitore non biologico potrà adottare il figlio, che sia naturale o adottivo, del partner.

Questa decisione del ministero dell’Interno permette finalmente di uscire dall’impasse creatasi dopo lo stop di marzo, garantendo ai genitori omogenitoriali la possibilità di iscrivere i propri figli nati all’estero e di tutelare i loro diritti. È un passo avanti importante verso l’uguaglianza e il riconoscimento delle diverse forme di famiglia.

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