Un terribile omicidio ha scosso la tranquilla cittadina di Cavernago, nel pomeriggio di venerdì 4 agosto. Umberto Gaibotti, un carpentiere in pensione di 64 anni, è stato accoltellato a morte nel giardino della sua villetta in via Verdi. La vittima aveva da tempo paura di suo figlio Federico, un tossicodipendente, temendo che potesse fargli del male. Purtroppo, la tragedia annunciata si è avverata.
Le indagini dei carabinieri hanno portato alla luce un particolare interessante: la presenza di una conoscente di Federico, convocata a casa Gaibotti dal trentenne. La donna, arrivata con la sua Bmw X1 e parcheggiata di fronte all’abitazione, ha avuto una crisi epilettica dopo l’omicidio e successivamente è svenuta. È stata portata in ospedale in condizioni critiche e si ipotizza che sia incinta. Si ipotizza inoltre che l’assassino avesse un debito con lei, il che potrebbe spiegare il suo coinvolgimento nella richiesta di denaro fatta a Umberto.
La vita di Federico è stata segnata da numerosi problemi. La sua famiglia ha cercato a lungo di aiutarlo, riuscendo anche a farlo ospitare in una comunità di recupero nel Bresciano. Tuttavia, il giovane è uscito dalla struttura nei giorni scorsi e si è recato prima dalla madre Cristina a Seriate, con cui Umberto era separato, e successivamente dal padre. I genitori avevano sostenuto il figlio nell’apertura di uno studio di tatuaggi a Martinengo, ma purtroppo non è riuscito a portare avanti il lavoro in modo continuativo.
La morte di Umberto Gaibotti è una tragedia che ha scosso profondamente la comunità di Cavernago. Si spera che le indagini dei carabinieri possano fare chiarezza su questa terribile vicenda e che giustizia venga fatta per la vittima e la sua famiglia.