Arrestato sessantatreenne per estorsione: il pizzo da 10 mila euro all’imprenditore

Un uomo di 63 anni è stato arrestato con l’accusa di aver richiesto il pizzo ad un imprenditore minacciando di distruggere l’azienda in caso di mancato pagamento di 10 mila euro. L’uomo, di origini siciliane e con numerosi precedenti penali, è stato individuato e arrestato dopo la denuncia della vittima. Tutto è iniziato lo scorso luglio, quando il proprietario di una società di autonoleggio ha trovato un biglietto anonimo nella sua cassetta della posta. Nel biglietto si chiedeva il pagamento di 10 mila euro per assicurare la ditta contro l’incendio e si minacciava di danneggiarla in caso di mancato accordo. Successivamente, è arrivata una telefonata con l’intimazione di pagare la somma entro 2 giorni. L’imprenditore ha denunciato tutto ai carabinieri, che hanno individuato il telefono pubblico da cui era stata effettuata la chiamata. Grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, è stato possibile identificare l’uomo che aveva effettuato la chiamata minatoria. Si trattava di un pregiudicato arrestato in passato per furti di rimorchi carichi di merci. Inoltre, l’uomo si era presentato alla caserma tre giorni prima della telefonata, indossando gli stessi abiti che aveva durante la chiamata estorsiva. Grazie al sistema di riconoscimento facciale, è stato possibile confermare la sua identità. È stata quindi emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita dai carabinieri.

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