Il turismo a Como: taxi boat e il problema del pontile di Sant’Agostino
La città di Como sta vivendo un periodo di grande afflusso turistico, il che sta portando grandi benefici ai servizi di taxi boat. In particolare, la zona del porticciolo di Sant’Agostino è sempre affollata di barche e motoscafi, per la gioia dei turisti che desiderano ammirare il lago dal lago stesso, a qualsiasi costo.
Tuttavia, a macchiare questo scenario quasi idilliaco, si trova la scenografia di sfondo: il pontile “nuovo” di Sant’Agostino. Questo pontile è stato realizzato con una spesa di 375mila euro da Como Servizi Urbani, dopo un iter travagliato e lungo mesi di attesa e intoppi. Purtroppo, il pontile è rapidamente collassato in acqua poco dopo la sua costruzione e tutt’ora giace in quella posizione.
Il caso è emerso per la prima volta con forza esattamente un anno fa, all’inizio di settembre, quando erano passate solo poche settimane dalla fine dei lavori. All’epoca, l’allora presidente di Como Servizi Urbani, Edoardo Helzel, ha attribuito il crollo del pontile al fondale basso.
Successivamente, il sindaco Alessandro Rapinese ha espresso dichiarazioni più forti, auspicando anche l’avvio di un’azione legale. Tuttavia, ad oggi, la situazione è evidente a tutti: mentre i turisti attendono il proprio turno per salire sulle barche, lo sfondo è rappresentato da un pontile praticamente nuovo che è ancora semiaffondato e transennato a metà lunghezza.
Questo problema rappresenta sicuramente un’ombra su un panorama turistico altrimenti positivo. È necessario che le autorità competenti si impegnino per risolvere questa situazione, garantendo la sicurezza dei turisti e dei cittadini, ma anche preservando l’immagine di Como come meta turistica di grande fascino e qualità.
Speriamo che presto vengano prese le misure necessarie per riparare il pontile di Sant’Agostino e che il turismo a Como possa continuare a prosperare senza intoppi.