La tragedia dell’infortunio mortale avvenuto martedì 8 agosto ha suscitato profonda amarezza e dolore nel sindacato Filcams-Cgil di Bergamo. L’operaio Andrea Menegoi, di 49 anni, è stato travolto da un camion di una ditta di trasporti. La Filcams-Cgil aveva presentato una segnalazione scritta il 24 gennaio, segnalando il rischio presente in quell’area. Nonostante alcuni incontri con l’azienda, poco è stato fatto per risolvere la criticità. Secondo il sindacato, sarebbe stato necessario avere un operatore a terra per assistere l’arrivo e la partenza dei camion, in quanto il camminamento pedonale non è visibile dalla cabina dei mezzi. Inoltre, era stata suggerita l’opzione di creare una nuova uscita e un nuovo tornello al cancello vicino al capannone ‘CDF’, riducendo il percorso e i varchi attraversati dai lavoratori. La Filcams-Cgil chiede un incontro urgente con l’azienda, una volta chiariti tutti i dettagli della dinamica dell’infortunio. È stata convocata anche un’assemblea con i lavoratori per venerdì. Anche il segretario Cisl Bergamo, Danilo Mazzola, interviene sulla questione, sottolineando la necessità di fare di più per garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Le dinamiche degli infortuni mortali devono essere chiarite dagli organi competenti, ma è evidente che qualcosa non sta funzionando come dovrebbe. È necessario investire nella formazione dei lavoratori e aumentare i controlli per evitare tragedie come queste.

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