Il barista di Gera Lario è al centro di una polemica che ha fatto il giro del mondo. L’oggetto del contendere è il toast diviso in due per 2 euro. Da una parte ci sono coloro che sono d’accordo con il cliente Antonio Villa, che ritiene inopportuno addebitare un supplemento per il taglio del toast. Dall’altra parte ci sono coloro che sostengono il barista, sostenendo che un toast può essere spezzato e metà essere messa in un tovagliolo di carta senza richiedere l’intervento del personale. Il barista, Davide Buzzi Franzoso, si dice sorpreso dal rumore suscitato da questa richiesta di 2 euro per un servizio aggiuntivo. Afferma che se la dicitura sullo scontrino fosse stata “coperto”, nessuno avrebbe avuto nulla da ridire. Buzzi Franzoso tiene a precisare di non essere un approfittatore e di non aumentare i prezzi durante la stagione turistica. Riguardo allo scontrino del signor Villa, il barista spiega che il cliente ha chiesto di dividere in due il toast e che hanno servito le due metà su altrettanti piattini con tovagliolo. Buzzi Franzoso afferma che chi gestisce un locale capisce bene cosa comportano richieste aggiuntive per chi lavora dietro un bancone. Non mostra astio nei confronti del cliente che lo ha portato alla ribalta della cronaca e lo invita a tornare nel suo locale per chiarire la questione. Infine, vengono citati altri casi simili in cui vengono addebitati costi aggiuntivi per servizi come piattini di condivisione. Si conclude affermando che il caso di Gera Lario non è unico e che tutto il mondo è paese. Si solleva il dubbio se la dicitura “diviso a metà” sia stata opportuna e se avrebbe causato tanto clamore.

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