Un passeggero di nome Luca Lamanna ha raccontato la sua avventura sfortunata sul bus C49: “L’azienda ha risposto alla mia richiesta chiedendomi lo scontrino della camicia, che naturalmente non ho più”.

Il 1 agosto Luca Lamanna è salito sul bus C49 che da Lipomo lo ha portato a Como senza immaginare che quel viaggio in autobus sarebbe stato diverso dagli altri. Dopo essersi seduto all’interno del mezzo, ha sentito un liquido maleodorante, molto denso e di colore giallo sgocciolare sulla sua camicia, che è rimasta irrimediabilmente macchiata. “Ho subito fatto notare all’autista quello che mi era successo, ma lui non sapeva bene come aiutarmi, quindi ho deciso di contattare Asf per chiedere un risarcimento”.

Dopo aver ricevuto indicazioni in piazza Matteotti, dove è stato fatto un sollecito all’ufficio Sinistri per il suo caso, l’azienda ha risposto rapidamente alla richiesta, assumendosi la responsabilità dell’accaduto. Per ottenere il rimborso, però, è necessario presentare lo scontrino. “Asf ha ammesso la sua responsabilità, l’autista mi aveva già detto che si trattava probabilmente di una perdita del liquido presente nell’impianto di raffreddamento dell’autobus. Tuttavia, per ottenere il risarcimento, Asf mi ha chiesto di presentare uno scontrino con il prezzo della camicia rovinata”. La delusione di Luca è stata immediata: non avendo lo scontrino, ha inviato una descrizione della camicia all’azienda, richiedendo un rimborso forfettario che gli è stato negato. Asf ha risposto che “non essendo in grado di quantificare oggettivamente il danno, non è possibile soddisfare la richiesta di risarcimento”.

Dopo questa risposta, Luca è rimasto deluso: “Sono rimasto colpito dalla velocità della risposta, ma non posso nascondere di essere rimasto deluso dall’esito della vicenda. Non mi interessa tanto il risarcimento in sé, è una questione di principio per me”. Ha reso chiaro questo concetto anche in un post pubblicato su Facebook, in cui ha raccontato la sua disavventura: “Vi raccomando, prima di utilizzare il servizio pubblico fornito da questa azienda, assicuratevi di indossare vestiti o accessori di cui conservate lo scontrino (anche dopo mesi), perché se nel caso il liquido giallo, denso e puzzolente dovesse colarvi addosso dal tetto mentre siete a bordo di questi autobus, rovinando irrimediabilmente la vostra camicia e costringendovi a tornare a casa per cambiarvi nonostante gli impegni, non avrete nemmeno l’ombra di un risarcimento”.

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