Sgominata dalla polizia la banda che ha perpetrato 18 furti utilizzando la tecnica del finto corriere. Sette arresti tra Milano e Napoli.

VERBANIA – L’operazione condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Verbania ha permesso di individuare e arrestare i presunti membri della banda responsabile di almeno 18 furti ai danni di aziende tessili di pregio nel Nord Italia. La banda ha colpito anche a Varese, Udine, Verbania, Como, Torino, Milano, Lodi, Bologna e Rimini. Le persone arrestate sono 7, di cui 5 sono state poste in custodia cautelare in carcere e 2 ai domiciliari, mentre altre 7 sono indagate a piede libero. Le accuse contestate, in vari gradi, sono associazione per delinquere finalizzata ai furti.

Le indagini sono state avviate tra luglio e agosto dello scorso anno, dopo due furti ai danni di due aziende della provincia di Verbania, specializzate nella produzione di capi di abbigliamento di alta moda. È stata proprio la tecnica utilizzata dai criminali a far collegare almeno 18 episodi, tutti con la stessa modalità del “finto corriere”. Una persona, presumibilmente il capo della banda, telefonava all’azienda bersaglio fingendo di essere un dipendente di una nota società di corrieri incaricato di organizzare il ritiro della merce pronta per la consegna. Se il produttore aveva effettivamente predisposto la merce per la spedizione, si concordava il ritiro. Il finto corriere, indossando anche divise di note società di logistica, si presentava nel magazzino dell’azienda e “ritirava” la merce pronta per essere consegnata ai veri acquirenti, che veniva affidata tranquillamente dai dipendenti ignari.

In un caso, il telefonista, non riuscendo a contattare il complice che aveva ritirato la merce e che era stato fermato dai carabinieri, ha chiamato l’azienda derubata fingendo di essere un maresciallo dei carabinieri e chiedendo cosa fosse accaduto. La dipendente ha spiegato che il camioncino che aveva effettuato il ritiro fraudolento era già stato bloccato e la merce recuperata. Nel corso delle indagini, i carabinieri hanno recuperato e restituito agli aventi diritto merce trafugata per un valore complessivo di circa 400.000 euro.

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