Tentato omicidio dell’imprenditore Inzitari: arresti anche nel Bresciano
Nella mattinata di oggi (venerdì 11 agosto 2023), i Carabinieri del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro – Direzione Distrettuale Antimafia – diretta dal Procuratore Nicola Gratteri. I provvedimenti riguardano quattro soggetti, due dei quali sono stati arrestati e gli altri due sono agli arresti domiciliari. Sono gravemente indiziati di aver partecipato al tentato omicidio dell’imprenditore Pasquale Inzitari, avvenuto la sera del 25 luglio 2017 nella provincia di Reggio Calabria. Le indagini sono state condotte dai Carabinieri di Corigliano Rossano, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro.
Gli accertamenti per identificare gli autori di questo grave fatto di sangue sono iniziati subito dopo l’azione dei killer. Dalle prime indagini è emerso che quella sera di luglio del 2017, nel parcheggio del centro commerciale “I Portali” di Corigliano Rossano, un gruppo di criminali professionisti ha attuato un piano dettagliato per attentare alla vita dell’imprenditore reggino. I membri del gruppo hanno seguito l’imprenditore a bordo di una potente motocicletta e hanno aperto il fuoco nel parcheggio, ma per fortuna la vittima è riuscita a rifugiarsi all’interno di un negozio evitando così l’agguato. Le indagini, riaperte e finalizzate negli ultimi mesi, hanno dimostrato che questo attentato era finalizzato a favorire l’attività mafiosa della ‘ndrangheta, in particolare della cosca Crea di Rizziconi. Grazie a complesse tecniche investigative, sono state raccolte prove consistenti.
Tra i destinatari delle misure cautelari ci sono anche Francesco Candiloro e Michelangelo Tripodi, già detenuti per l’omicidio di Marcello Bruezzese avvenuto nel 2008 a Pesaro. I due sono stati arrestati nel 2021 durante le indagini condotte dal Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Ancona. Dopo il processo di primo grado, sono stati condannati all’ergastolo per questo fatto di sangue.
L’attività investigativa che ha portato all’emissione delle misure cautelari è stata coordinata anche con la Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, che sta conducendo altri procedimenti legati ai crimini commessi dalla cosca dei Crea di Rizziconi. Attualmente, il procedimento è nella fase delle indagini preliminari.
I destinatari delle misure cautelari in carcere sono Francesco Candiloro (nato nel 1979) e Michelangelo Tripodi (nato nel 1978), mentre quelli agli arresti domiciliari sono Gianenrico Formosa (nato nel 1971) e Antonio Domenico Scarcella (nato nel 1967).