Daspo per i tifosi di Triestina ed Aurora Pro Patria: comportamenti intemperanti alla fine del playout di serie C di calcio
Marco Odorisio, questore della Provincia di Monza e Brianza, ha adottato dieci provvedimenti di Daspo (divieto di accedere alle attività sportive) nei confronti di altrettanti tifosi di Triestina ed Aurora Pro Patria, responsabili di comportamenti intemperanti al termine della gara valida come ritorno dei playout del campionato di serie C di calcio tra Sangiuliano City e Triestina, disputata allo stadio Ferruccio di Seregno sabato 13 maggio e vinta 2-1 dalla squadra giuliana, che così si è garantita la permanenza nella categoria.
La ricostruzione dei fatti ha permesso di accertare come i sostenitori delle due squadre si siano presentati nell’impianto di piazzale Olimpico, utilizzato per tutta la stagione 2022-2023 dal Sangiuliano City come sede delle sue partite casalinghe, con l’intento chiaro di fare spettacolo. Fin dalle fasi precedenti il fischio d’inizio, i gruppi opposti si sono affrontati con petardi, fumogeni e fuochi d’artificio, accompagnati da insulti, cori e minacce, compresi l’utilizzo di cinture e aste, che sono continuati per tutta la partita. Dopo la vittoria ottenuta all’ultimo minuto, i tifosi di Triestina hanno cercato di scatenare una rissa, cercando di superare le balaustre e invadere il campo, prima di cercare di aggirare le forze dell’ordine schierate all’esterno, con l’obiettivo di confrontarsi frontalmente con i rivali. L’intervento tempestivo del personale impegnato nella tutela dell’ordine pubblico ha permesso di bloccare quello che sembrava essere un vero e proprio attacco. In questo contesto, sono state necessarie diverse cariche di alleggerimento e l’uso di gas lacrimogeni, poiché i sostenitori del Sangiuliano City avevano mostrato l’intenzione di accettare la sfida e affrontare i rivali. Gli ultras di Triestina erano supportati in questa occasione da quelli dell’Aurora Pro Patria, con cui hanno un legame di gemellaggio, arrivati da Busto Arsizio per partecipare agli scontri.
Nei giorni successivi, gli agenti della Digos e dell’ufficio della polizia anticrimine della questura di Monza e Brianza hanno condotto indagini mirate per individuare i responsabili delle violenze, con il coinvolgimento delle squadre tifoserie delle divisioni Digos delle questure di Varese e Trieste. Alla fine, i Daspo sono stati emessi per sei tifosi dell’Aurora Pro Patria (uno di 8 anni, uno di 6 anni, uno di 3 anni, due di 2 anni e uno di 1 anno), mentre altri quattro hanno riguardato i sostenitori di Triestina (due di 7 anni, uno di 5 anni e uno di tre anni). Le persone coinvolte, sei delle quali avevano già ricevuto Daspo in passato, hanno un’età compresa tra i 22 e i 52 anni. L’aggravante della recidiva ha comportato per gli interessati l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria durante le partite della loro squadra del cuore nei prossimi anni. Questo aspetto è stato convalidato dal Gip del tribunale di Monza, che ha concordato sulla gravità dei fatti.