Quattro anni e mezzo di carcere da scontare, eppure l’uomo era ancora libero. Questo è quanto hanno scoperto i carabinieri del radiomobile della stazione cittadina di Seregno nel tardo pomeriggio di sabato 12 agosto, durante un normale pattugliamento.
Hanno notato un uomo di origine marocchina, di 40 anni, che in passato era stato coinvolto in un giro di spaccio di eroina proprio nella stessa città. I militari hanno deciso di fare una verifica e, dopo averlo fermato, hanno controllato i dati: la scoperta è stata sconcertante.
Il 40enne avrebbe dovuto essere già in carcere per una condanna di 4 anni e 6 mesi per vari reati commessi tra il 2014 e il 2022, per i quali era stato arrestato. Tra questi reati si contano due tentate rapine (una nel settembre 2014 e una nel febbraio 2016), spaccio di cocaina (nell’ottobre 2022) e resistenza a pubblico ufficiale (nel dicembre 2022), quando aveva dato in escandescenze durante un controllo dei carabinieri.
Nonostante la condanna, l’uomo era ancora in libertà: era ricercato dal mese di aprile. Dopo le procedure in caserma, è stato trasferito alla casa circondariale di Monza per scontare la sua pena.
Questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza e sulle falle del sistema giudiziario italiano. Come è possibile che una persona condannata a quattro anni e mezzo di carcere possa rimanere in libertà per così tanto tempo? Come mai non è stato individuato e arrestato prima?
Sono domande che meritano una risposta. Non possiamo permettere che persone pericolose e recidive continuino a mettere a rischio la sicurezza dei cittadini. È necessario un maggiore impegno da parte delle forze dell’ordine e del sistema giudiziario per garantire che le condanne vengano effettivamente scontate e che i criminali non rimangano impuniti.
Speriamo che episodi come questo servano da stimolo per migliorare la sicurezza e la giustizia nel nostro Paese. I cittadini hanno il diritto di vivere in un ambiente sicuro e protetto, e spetta alle istituzioni assicurare che ciò avvenga. Non possiamo più permetterci di avere lacune nel sistema che permettono a criminali di rimanere liberi e continuare a commettere reati.
È necessario agire e garantire che situazioni come questa non si ripetano. La sicurezza dei cittadini deve essere una priorità assoluta e il sistema giudiziario deve essere in grado di garantire che le condanne vengano effettivamente eseguite. Solo così potremo vivere in una società più sicura e giusta.