Tragedia sul lago di Como: un’altra vittima annegata nelle acque del Lario. Dopo la morte di un anziano francese di 75 anni a Bellagio giovedì scorso, oggi si è verificata un’altra disgrazia. Questa volta il dramma si è consumato di fronte a Oliveto, sulla sponda lecchese, a pochi metri dal comune di Valbrona.

Un giovane di 32 anni, originario del Perù, è morto annegato dopo essersi tuffato in acqua intorno alle 14. I soccorsi sono intervenuti immediatamente sul posto, coordinati dai vigili del fuoco con l’ausilio di un elicottero e del nucleo sommozzatori. Purtroppo, non è stato possibile salvarlo. Il corpo è stato recuperato a una profondità di dieci metri, circa un’ora e mezza dopo l’accaduto.

La tragedia si è svolta di fronte ad alcuni connazionali, con cui il giovane trascorreva la giornata sulle rive del lago. Tra di loro c’erano la fidanzata e il fratello della vittima. Prima di scomparire, l’uomo avrebbe chiesto aiuto a un altro bagnante, ma purtroppo ogni tentativo di recupero è stato vano.

Questo ennesimo incidente sottolinea l’importanza di prestare la massima attenzione durante le attività acquatiche. Il lago di Como, sebbene incantevole, può nascondere insidie mortali. È fondamentale rispettare le regole di sicurezza e nuotare solo in aree autorizzate e sorvegliate. Inoltre, è consigliabile indossare sempre il giubbotto salvagente, soprattutto per chi non è un esperto nuotatore.

Le autorità locali devono fare tutto il possibile per garantire la sicurezza dei bagnanti e dei turisti che affollano le sponde del lago di Como. È necessario aumentare la presenza di personale di soccorso e intensificare le campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza in acqua. Solo così si potranno evitare ulteriori tragedie come queste e preservare la bellezza di questo splendido luogo senza dover piangere altre vittime.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui