Legnano potrebbe diventare una casa di reclusione. La caserma dismessa in viale Cadorna potrebbe essere utilizzata per tamponare l’emergenza-carceri nazionale, come annunciato dal ministro della giustizia Carlo Nordio. Questa decisione è stata presa a seguito del suicidio di due detenute nel carcere delle Vallette di Torino. Nordio ha espresso la sua vicinanza ai carcerati che si trovano a vivere in condizioni di sovraffollamento e con una scarsità di servizi. Secondo l’associazione Antigone, in Italia ci sono 10.000 detenuti in più dei posti disponibili, con un tasso di sovraffollamento che raggiunge il 121% in alcuni casi. Anche i sindacati del personale carcerario sono preoccupati perché il personale risulta insufficiente. La soluzione proposta dal ministro è quella di reperire nuovi spazi per i detenuti meno pericolosi. Si sta cercando in tutto il territorio nazionale possibili caserme da destinare ad accogliere i detenuti in sicurezza. Secondo i dati dell’Agenzia del Demanio del 2015, in Italia ci sono 1.500 caserme non più utilizzate o abbandonate. Tuttavia, il riutilizzo di queste caserme come case di reclusione potrebbe essere difficile a causa dei costi elevati. Nonostante ciò, il ministro Nordio sostiene che utilizzare edifici già esistenti sarebbe una soluzione valida. Nel frattempo, alcuni spazi esterni della caserma di Legnano sono in fase di ristrutturazione per essere destinati alla Croce Rossa, alla Protezione Civile e ad alcuni servizi di quartiere. Questo progetto si aggiungerà ad altre iniziative come la ricognizione sugli interventi di edilizia penitenziaria in corso e l’incremento del personale. Il governo sta cercando anche misure alternative alla detenzione, in linea con la riforma Cartabia, e la diffusione di opportunità di lavoro formativo e professionalizzante all’interno delle carceri.