Cani aggressivi: una questione da affrontare seriamente
Negli ultimi giorni, sulle pagine de L’Eco, è stata raccontata la disavventura di una donna residente a Monterosso e del suo cane, Godot, nel quartiere in cui vivono. Un cane fuggito da un giardino ha attaccato il suo animale, causandogli ferite importanti.
La padrona del cane ferito ha sottolineato la presenza di giovani con cani aggressivi che vengono utilizzati come armi. Ha anche sentito vantarsi di come abbiano fatto spostare altri cani dal marciapiede perché il loro era più grosso. Purtroppo, non è la prima volta che un episodio del genere accade in quella zona.
La conferma di questa testimonianza è arrivata attraverso una lettera inviata alla redazione. Una lettrice ha raccontato di essere stata vittima di una situazione simile l’anno scorso, sempre nella stessa zona di Bergamo.
La lettrice si stava dirigendo all’area cani con il suo animale quando sono entrati due ragazzi con un cane di razza pitbull. Nonostante abbiano detto che il loro cane andava d’accordo con gli altri, il cane si è improvvisamente scagliato sul collo del cane della lettrice. Senza pensarci due volte, la lettrice si è gettata tra i due animali cercando di separarli, ma i ragazzi non sono riusciti a gestire l’aggressore. La lettrice ha continuato a spingerlo con le gambe finché non è riuscita a staccarlo. Purtroppo, a causa dello sforzo, ha sviluppato una grave malattia che l’ha costretta a lunghe cure ospedaliere.
La lettrice sottolinea l’importanza di una corretta gestione dei cani e di una maggiore responsabilità da parte dei proprietari. Inoltre, fa notare che a Bergamo non esiste l’obbligo di un patentino per i possessori di cani di razza pericolosa, a differenza di Milano. Inoltre, in Italia non è obbligatorio avere una polizza di responsabilità civile verso terzi che copra i danni causati da noi o dai nostri animali.
Si tratta di una questione importante che deve essere affrontata e discussa. La lettrice chiede alle autorità competenti di intervenire prima che situazioni simili possano accadere ad altre persone.
Infine, la lettrice sottolinea che non esistono cani pericolosi o incontrollabili, ma ciò che conta è chi tiene il guinzaglio. Ringrazia anche il reparto dialisi delle Cliniche Gavazzeni che l’ha supportata durante questa dolorosa esperienza.
È necessario affrontare seriamente il problema dei cani aggressivi e delle persone che li gestiscono in modo irresponsabile. La sicurezza di tutti, umani e animali, dipende da una maggiore consapevolezza e rispetto.