Titolo: L’azienda strappa i fili della luce dalla tomba di una figlia disabile

Sommario: Un’azienda ha rimosso i fili della luce dalla tomba di Maria Manuela Iraci, una giovane donna disabile morta di recente. La madre, indignata per questo gesto, ha deciso di risolvere personalmente la situazione per garantire che sua figlia abbia la luce come tutti gli altri.

Nell’agosto del 2023, un’azienda ha deciso di strappare i fili della luce dalla tomba di Maria Manuela Iraci, una giovane donna disabile morta pochi mesi prima. Questo gesto, avvenuto nel cimitero di Sordio, ha lasciato la madre di Maria Manuela sconvolta e indignata. La madre ha interpretato questa azione come un’offesa nei confronti di sua figlia, che considera “un essere speciale”.

Non potendo permettere che sua figlia rimanesse senza luce durante il periodo di Ferragosto, la madre di Maria Manuela, di nome Giacoma Primo, ha deciso di agire da sola. Non avendo ricevuto alcuna comunicazione o avviso da parte dell’azienda, ha smontato il meccanismo della lampada, ha collegato i fili blu e rossi e ha riacceso la lampadina. In questo modo, sua figlia avrebbe potuto avere la luce come tutti gli altri.

La storia di Maria Manuela è tristemente segnata dalla sua disabilità fin dalla nascita. È morta il 18 marzo, all’età di 31 anni, a causa di un arresto cardiaco. Durante la sistemazione della lapide, avvenuta a metà luglio, il muratore, commosso dalla storia di Maria Manuela, ha deciso di fare un regalo speciale alla giovane donna: ha installato la luce sulla tomba e le ha detto di regolarizzare la situazione in seguito. Questo gesto ha toccato profondamente la madre, che ha apprezzato l’attenzione e il pensiero del muratore.

Tuttavia, tre giorni dopo la sistemazione della lapide, la madre ha scoperto che i fili erano stati strappati, la lampadina penzolava e c’era un biglietto che invitava a contattare l’azienda. La madre si è rivolta al sindaco, che si è impegnato a scrivere una lettera all’azienda. Tuttavia, essendo Ferragosto e l’azienda chiusa fino al 23 agosto, nessuno ha contattato la madre. Così, Giacoma Primo ha deciso di agire da sola per garantire che sua figlia non rimanesse senza luce durante il 15 agosto, una data simbolica e importante per la famiglia.

La madre si è dichiarata pronta a pagare tutti gli arretrati e le spese relative alla luce, ma ha sottolineato l’importanza che sua figlia abbia la luce accesa durante il Ferragosto. Maria Manuela era una persona speciale per la madre e la sua memoria merita rispetto e attenzione.

In conclusione, l’azienda ha commesso un gesto insensibile strappando i fili della luce dalla tomba di Maria Manuela Iraci. La madre, indignata, ha risolto personalmente la situazione per garantire che sua figlia avesse la luce come tutti gli altri. La storia di Maria Manuela è segnata dalla sua disabilità, ma per sua madre, era un essere speciale che meritava rispetto anche nella morte.

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