Il 14 agosto l’aeroporto di Catania, chiuso dalle 5 del mattino, è tornato operativo alle 6 di Ferragosto. La società di gestione dello scalo ha consigliato ai passeggeri di informarsi sullo stato dei loro voli con le compagnie aeree. Ieri sono stati cancellati tutti i voli in partenza da Catania, mentre quelli in arrivo sono stati dirottati su Trapani e Comiso. Il vulcano è tornato attivo la sera del 14 agosto, con alte fontane di lava e una densa nube vulcanica che ha ricoperto le strade di cenere. All’alba del 14, la società che gestisce l’aeroporto ha chiuso lo scalo, interrompendo arrivi e partenze. Molti voli sono stati cancellati o dirottati verso Trapani, Comiso o Palermo, causando disagi ai passeggeri. Questo evento ricorda i problemi causati dalla chiusura dell’aeroporto Vincenzo Bellini a seguito di un incendio scoppiato il 16 luglio. Le cause delle fiamme non sono ancora chiare, ma i danni subiti dall’indotto turistico sono stati stimati in 40 milioni di euro al giorno. Dopo intense polemiche, il traffico nell’aeroporto era tornato regolare dal 6 agosto, fino all’eruzione vulcanica che ha nuovamente compromesso la situazione. Un brutto ricordo sono anche i black-out di fine luglio, che hanno causato disagi alla rete elettrica e alla distribuzione dell’acqua in città. Il sindaco Enrico Trantino ha chiesto scusa per i disagi subiti dalla città e ha sottolineato l’importanza di prepararsi adeguatamente per gestire emergenze simili. Secondo il sindaco, è responsabilità della politica assicurarsi che i migliori professionisti siano incaricati di ruoli importanti.

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