Un esempio positivo nel panorama degli “scontrini da incubo” che stanno caratterizzando l’estate italiana arriva dal rifugio Arnaldo Berni, situato a 2500 metri di altitudine sul passo Gavia nel Comune di Santa Caterina Valfurva. Qui, per una cena completa per tre persone, comprensiva di primo, secondo, dolce, caffè e ammazza caffè, il totale alla cassa è stato di soli 65 euro, pagati regolarmente con carta di credito e con tanto di scontrino.

L’assessore al Bilancio del Comune di Varese, Cristina Buzzetti, ha raccontato questa positiva esperienza durante la sua vacanza a Bormio. Secondo Buzzetti, non è giusto far apparire solo la parte negativa del turismo italiano, anche se ci sono casi in cui alcuni locali approfittano della situazione per fare prezzi eccessivi. Tuttavia, non tutti cercano di fare la cresta o si macchiano di irregolarità.

La cena al rifugio Arnaldo Berni è stata una piacevole conferma di questa visione. Nonostante la posizione in alta montagna e le difficoltà di approvvigionamento e trasporto, il prezzo è stato più che ragionevole. Inoltre, il servizio è stato impeccabile e i titolari del rifugio hanno accettato il pagamento con carta di credito senza problemi, utilizzando il loro cellulare come hotspot per effettuare la transazione.

La morale di questa storia è semplice e condivisibile: non tutte le esperienze turistiche in Italia sono negative. Nonostante le eccezioni negative che possono emergere in alcuni momenti, queste non devono diventare la regola. È importante non generalizzare e dare spazio anche alle esperienze positive, come quella vissuta all’Arnaldo Berni, per non danneggiare l’immagine del turismo italiano.

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