La Guardia Costiera è intervenuta a Gardone Riviera per soccorrere due subacquei in difficoltà. I militari della Guardia Costiera di Salò, insieme ad altre forze concorrenti come i Vigili del Fuoco, la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Protezione Civile, le Idroambulanze, il 118 e i volontari, lavorano incessantemente lungo i 164 km di costa del Lago di Garda per garantire il soccorso ai bagnanti, ai diportisti e agli sportivi presenti sul lago durante questa settimana di ferragosto.

Questa mattina, intorno alle 11:30, un velista ha avvistato una coppia di subacquei in difficoltà a causa del lago mosso e del vento che li stava spingendo sempre più lontano dalla costa. Entrambi non indossavano giubbotti di salvataggio e si trovavano a oltre un chilometro di distanza dalla riva. È stato immediatamente inviato il GC A58, che in pochi minuti ha raggiunto i due turisti e li ha recuperati a bordo per poi trasferirli al punto di partenza di Toscolano Maderno, dove sono stati sbarcati senza bisogno di assistenza medica.

“Potrebbe sembrare un intervento banale – affermano dalla Guardia Costiera – ma in realtà non lo è. Infatti, se non fossero stati notati, sarebbero stati spinti al centro del lago con rischi per la loro incolumità. Quindi, un plauso all’occhio attento del velista, che ha prontamente chiamato la sala operativa della Guardia Costiera, la quale ha inviato il mezzo di soccorso per recuperare entrambi, ormai esausti nel tentativo di contrastare le onde causate dall’aumento del vento”.

Dalla sala operativa della Guardia Costiera, viene ribadito il consiglio di indossare sempre un giubbotto di salvataggio durante l’attività di SUP e di portare con sé uno smartphone in una custodia impermeabile, per poter richiedere soccorso in caso di necessità, chiamando i numeri di emergenza 112 o 1530, anche se non previsto da un’ordinanza di sicurezza balneare.

La presenza della Guardia Costiera sul Lago di Garda, così come sul Lago Maggiore, è nata dall’iniziativa della Comunità del Garda, che nel 1999 ha chiesto al Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto di inviare uomini e mezzi per aumentare il dispositivo SAR (ricerca e soccorso) sul bacino lacustre, considerando anche l’aumento del traffico di diporto. Attualmente, la Guardia Costiera conta su 40 guardiacoste e sette mezzi navali di soccorso e di polizia lacuale. In questa stagione estiva, su richiesta della Direzione Marittima di Venezia, il Comando Generale ha incrementato le risorse umane destinando cinque soccorritori marittimi che operano giornalmente sui mezzi navali assegnati al Nucleo gardesano.

La Comunità del Garda sottolinea l’importanza del lavoro di tutte le forze concorrenti, con il coordinamento della Guardia Costiera. Il segretario generale della Comunità del Garda, Pierlucio Ceresa, ha dichiarato che le istituzioni, i residenti e i numerosi ospiti che popolano il lago, soprattutto in questi mesi, non possono che ringraziare per il sacrificio, la generosità e la professionalità dimostrati, grazie anche ai mezzi adeguati e idonei per ogni situazione meteorologica e morfologia del lago.

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