La nuova frontiera dello spaccio e del consumo di droga si trova al confine tra San Donato e Milano. Ogni giorno, decine di persone si muovono alla ricerca di dosi di droga, attraversando l’abitato di San Martino e le aree boschive delle stazioni. Trovano rifugi in edifici dismessi come il Rege Hotel o le aree di servizio. Questa situazione di dipendenze, microcriminalità e degrado è evidenziata da una scritta sulle mura che recita “No all’eroina”. Sulla via Rogoredo a San Martino, si possono vedere le tracce di questa “transumanza” di persone intontite, che si abbandonano a bordo strada in cerca di elemosina o si riposano tra qualche frasca. Lungo il percorso verso la stazione ferroviaria di San Donato, si trovano scarpe, vestiti e resti di cibo. I giovani si muovono lungo i binari, incuranti dei divieti e del pericolo, senza paura del sibilo dei treni ad alta velocità. Un addetto di una società incaricata da RFI ci informa che la situazione è la stessa ogni giorno e che ci sono stati casi di persone che si sono drogate e sono state male, tra cui una ragazza di vent’anni. Siringhe e tracce di sangue sono anche presenti sulla rampa d’accesso allo scalo. Anche i macchinisti dei treni in transito da San Donato sono consapevoli di questa situazione e cercano di fare attenzione. Purtroppo, ci sono state molte morti lungo i binari tra Rogoredo e San Donato. È necessario trovare soluzioni per contrastare questo problema e garantire la sicurezza di tutti.

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