Gesti di solidarietà: la storia di Truciolo e la sua salvezza
Nella località di Monticchie a Somaglia si è verificato un episodio che dimostra come anche i gesti di solidarietà più piccoli possano portare buone notizie. Tutto è accaduto l’altro ieri, quando il nostro lagotto di nome Truciolo si è avvicinato troppo al bordo scosceso di un canale franato, trascinandosi in un punto in cui il canale gira a 90° sotto un ponte. L’acqua mulinava e rendeva impossibile far risalire o recuperare il cane.
Fortunatamente, Truciolo era agganciato alla lunghina e mio marito è riuscito a trattenerlo chiamandomi per avere aiuto. Purtroppo, proprio in quel momento, la mia auto non partiva. Ma è qui che è iniziata una gara di solidarietà per salvare il nostro cagnolino, che non potevo pensare fosse venuto ad annegare in un canale del Basso Lodigiano, dopo essere stato salvato dai maltrattamenti di un pastore delle campagne romane!
Un vicino di casa mi ha subito offerto un passaggio portandomi sul posto, dove mi sono resa conto che l’unica cosa da fare era aiutare Truciolo a tenere la testa fuori dall’acqua e evitare che si sfilasse dalla braghetta nel tentativo di issarlo. Nel frattempo, sono accorsi per darci il turno nel tenere la lunghina un amico, nostro nipote (che era pronto anche a tuffarsi per ripescarlo), il proprietario di una pesca sportiva lì vicina con una grossa rete e un suo dipendente con una macchina a pala per cercare di recuperare il malcapitato, purtroppo senza successo.
A questo punto, però, sono arrivati da Casalpusterlengo i vigili del fuoco che in un attimo hanno ripescato il nostro nuotatore. Truciolo, nonostante il lungo allenamento natatorio, ha ringraziato tutti inzaccherandoci con una vigorosa scrollata, prima della foto di rito. Vogliamo ringraziare di cuore tutti coloro che si sono prodigati per aiutare Truciolo, così come i vigili del fuoco sempre pronti ad accorrere e risolvere con perizia piccole e grandi emergenze.
Elena e Luigi Negri con Truciolo
Somaglia
