La Guardia di Finanza ha deciso di intensificare i controlli sui prezzi del carburante a causa degli aumenti ritenuti ingiustificati da alcuni. Dal 1° agosto sono stati effettuati 1.230 interventi e sono state accertate 789 violazioni.
La Guardia di Finanza ha deciso di intensificare i controlli per garantire la trasparenza dei prezzi e tutelare i cittadini. Durante il periodo di ferragosto, in cui c’è un aumento del traffico stradale legato all’esodo estivo, sono stati eseguiti complessivamente 1.230 interventi. Sono state riscontrate irregolarità in 325 casi, di cui 85 distributori operanti sulle autostrade e 1.145 impianti attivi sulla rete stradale.
Le attività di controllo hanno portato alla contestazione di 789 violazioni. Di queste, 363 riguardano la mancata esposizione dei prezzi o la differenza tra il prezzo praticato e quello indicato, mentre 426 sono dovute alla mancata comunicazione all'”Osservaprezzi carburanti”, istituito presso il Ministero delle imprese e del made in Italy.
Questo piano d’azione, ancora in corso, continuerà anche nei prossimi mesi fino alla fine dell’anno. Coinvolgerà i Reparti operativi su tutto il territorio nazionale e avrà l’obiettivo di verificare il rispetto delle norme. Gli operatori del settore devono infatti rispettare specifici obblighi di comunicazione dei prezzi attraverso il portale “Osservaprezzi carburanti”. Inoltre, i prezzi devono essere esposti pubblicamente nei luoghi di vendita, insieme all’indicazione del prezzo medio.
Il prezzo medio viene calcolato a livello regionale per gli impianti di distribuzione sulla rete stradale ordinaria, mentre a livello nazionale per i punti di rifornimento autostradali.
Le attività di controllo della Guardia di Finanza consentono anche di verificare il corretto adempimento degli obblighi fiscali, il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione e la qualità del prodotto venduto. Inoltre, forniscono elementi utili per accertare eventuali comportamenti lesivi della libera concorrenza.