Controlli sui prezzi del carburante intensificati in provincia di Lecco
La Guardia di Finanza ha intensificato i controlli sui prezzi del carburante anche in provincia di Lecco, dove sono presenti 93 distributori di benzina. Dall’inizio dell’anno sono state effettuate 52 verifiche, e in quattro casi i prezzi non erano stati esposti correttamente, con conseguente multa per i gestori delle stazioni di servizio.
Questi controlli sono stati disposti a livello ministeriale in questa estate caratterizzata da aumenti di prezzi sia per i voli, che per i generi alimentari, ma soprattutto per i carburanti. Ad esempio, il prezzo della benzina in una stazione di rifornimento lungo l’autostrada A8 Varese-Milano è arrivato a toccare i 2,7 euro al litro al self service.
Secondo i dati forniti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il 14 agosto il prezzo medio al litro per la benzina self service in autostrada era di 2,015 euro, mentre per il gasolio self service era di 1,921 euro. Nei diversi distributori di benzina della provincia di Lecco, il prezzo al litro di benzina durante il giorno di Ferragosto è stato superiore ai 2 euro, arrivando in alcuni casi vicino ai 2,30 euro.
Il capogruppo di Appello per Lecco, Corrado Valsecchi, denuncia una speculazione vergognosa da parte delle compagnie petrolifere, accompagnata da tasse assurde richieste dallo Stato italiano, alcune delle quali considerate arcaiche, anacronistiche e ingiuste. Valsecchi sottolinea che nei mesi di luglio e agosto si è registrato un aumento esponenziale del costo dei carburanti senza alcuna giustificazione. Attualmente, il prezzo del barile è di 82 dollari, mentre nel 2008 ha raggiunto i 149 dollari, senza però raggiungere i prezzi attuali che causano un aumento di tutte le materie prime e degli alimenti.
Valsecchi teme che se non verrà posto un argine al prezzo dei carburanti, ci saranno presto ripercussioni sull’economia che metteranno inevitabilmente in ginocchio lavoratori e imprese, con conseguenze sociali imprevedibili. Inoltre, sottolinea che anche nel territorio di Lecco i prezzi alla pompa sono diventati insopportabili. Pertanto, le istituzioni locali devono invocare provvedimenti urgenti, protestando presso il Governo e chiedendo un intervento immediato per ridurre i prezzi, compresi quelli delle auto a energia elettrica, che rischiano paradossalmente di non essere più convenienti nonostante la sostenibilità ambientale tanto decantata e le prospettive di uno sviluppo ecologico e pulito invocate quotidianamente da tutti.