Divieto di vendita e consumo di alcolici a Varese: misura preventiva per garantire la sicurezza

Dal 22 agosto al 30 settembre, a Varese, sarà vietata la vendita per asporto di bevande alcoliche e superalcoliche dalle ore 18 alle 6 del mattino successivo. Questa misura riguarda le vie comprese tra piazza Repubblica, piazza XX Settembre e le stazioni. Inoltre, sarà proibito detenere e consumare alcolici per strada. Questa decisione è stata presa per contrastare i comportamenti indesiderati nel centro cittadino durante le ore serali, che spesso richiedono l’intervento delle forze dell’ordine.

L’ordinanza pubblicata da Palazzo Estense vieta il consumo e il trasporto di alcolici e superalcolici per strada, nei parchi e nelle aree pubbliche che non hanno le autorizzazioni per la somministrazione di bevande alcoliche sul suolo pubblico. La novità più rilevante riguarda il divieto di vendita per asporto di bevande alcoliche e superalcoliche dalle 18 alle 6 del giorno successivo da parte dei gestori di esercizi pubblici, commerciali o artigianali, compresi i punti vendita con distributori automatici. Questa misura è stata necessaria a seguito di alcuni episodi segnalati dalle forze dell’ordine. Dal 22 agosto al 30 settembre, i divieti saranno attivi in piazza Repubblica, nelle vie Avegno, Medaglie d’oro, Piave, piazzale Trento e piazzale Trieste, via Casula, via Adamoli, viale Milano, via Como, via Morosini, piazza XX Settembre, via Orrigoni e via Mazzini.

Per chi viola queste disposizioni sono previste sanzioni da 25 a 500 euro. Questa misura ha lo scopo di evitare fenomeni negativi legati all’abuso di bevande alcoliche e superalcoliche, vietando il consumo per strada nel centro cittadino e limitando la vendita per asporto durante alcune fasce orarie. Il sindaco Davide Galimberti e l’assessore alla Polizia locale Raffaele Catalano dichiarano che questa ordinanza si inserisce in un quadro di collaborazione con le forze dell’ordine e il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza coordinato dal prefetto Pasquariello. Ritengono che la condivisione delle strategie sia fondamentale per garantire la massima sicurezza. Questa ordinanza, che riguarda principalmente la vendita di alcolici, ha un carattere preventivo e precauzionale.

Il divieto riguarda la detenzione e il consumo di alcolici nelle strade e nelle piazze indicate nell’ordinanza, così come nei giardini, parchi e aree pubbliche, escluse le zone con autorizzazioni specifiche, come ad esempio quelle con concessioni per dehors e tavolini all’aperto, e ovviamente il trasporto per chi deve accedere alle abitazioni private nelle vie interessate dal provvedimento. È inoltre vietata la vendita per asporto di bevande alcoliche e superalcoliche dalle 18 alle 6 del giorno seguente. Queste nuove norme non si applicano agli esercizi che offrono servizio a domicilio e alle attività di ristorazione limitatamente alla consumazione sul posto. Per i negozi, la vendita per asporto è consentita solo se combinata con la vendita prevalente di alimentari. Sono previste deroghe per le attività svolte nell’ambito di iniziative ed eventi pubblici temporanei organizzati o patrocinati dall’amministrazione.

L’obiettivo dell’ordinanza è quello di intervenire con fermezza e continuità sui fenomeni negativi legati all’abuso di bevande alcoliche e superalcoliche. Si vuole vietare la vendita per asporto di alcolici e superalcolici durante alcune fasce orarie da parte di esercizi commerciali che, in quei momenti, non svolgono la loro funzione principale di vendita di generi alimentari per i residenti, ma si dedicano principalmente alla vendita di bevande alcoliche e superalcoliche. Questo favorisce il degrado urbano e attrae soggetti che abusano di alcol, oltre a costituire un deterrente per spacciatori e consumatori di sostanze stupefacenti.

In conclusione, questa ordinanza mira a garantire la sicurezza pubblica e a contrastare fenomeni negativi legati all’abuso di alcolici e superalcolici. Si tratta di una misura preventiva che si basa sulla collaborazione tra l’amministrazione comunale, le forze dell’ordine e il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.

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