Un triste destino ha colpito Rosario Romano, comandante della Polizia penitenziaria di Mantova, portandolo via prematuramente a soli 56 anni durante una vacanza a Rimini. La notizia della sua morte improvvisa ha scosso le istituzioni mantovane, a partire dalla Giunta Palazzi, che ha espresso sgomento e tristezza per la scomparsa di quest’uomo.
Il commissario Romano è deceduto a causa di un arresto cardiaco, colto da un improvviso malore poco prima di cena nell’albergo in cui si trovava. Nonostante i soccorsi del personale del 118, non è stato possibile rianimarlo e il medico ha dovuto constatarne il decesso.
Romano aveva assunto la carica di comandante del carcere di Mantova nel giugno del 2020, provenendo dal ruolo degli ispettori. Prima di questo incarico, aveva trascorso molti anni di servizio nel carcere di Ferrara e aveva anche lavorato come tutor nella Scuola di Formazione di Parma. I suoi colleghi ricordano con orgoglio il suo attaccamento all’uniforme e alle sue origini siciliane. Amava profondamente la sua terra d’origine e credeva fermamente nella legalità.
Il sindaco di Mantova, Mattia Palazzi, insieme alla Giunta e al consiglio comunale, esprime profondo cordoglio per la prematura scomparsa di Rosario Romano e si unisce al dolore dei suoi cari. Romano era una persona stimata e di grande professionalità ed esperienza, e il suo ruolo di comandante del carcere di Mantova ne era testimonianza.
Anche il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Giovanni Russo, esprimono il loro cordoglio e la loro vicinanza affettuosa ai familiari e ai colleghi per la tragica scomparsa del Commissario di Polizia Penitenziaria Rosario Marco Maurizio Romano, Comandante di Reparto della Casa Circondariale di Mantova.
La morte di Rosario Romano lascia un vuoto incolmabile nella Polizia penitenziaria e nella città di Mantova, che ricorderanno sempre il suo impegno e la sua dedizione al servizio.
