Il recupero dell’ex gasometro e dell’ex piscina, così come la riqualificazione di piazzale Europa, sembrano essere sempre più lontani dal diventare realtà. Questi progetti sono strettamente legati al piano Waterfront, che mira a rigenerare questa parte della città. Dopo tre aste andate deserte per la vendita dei terreni, Asm Pavia ha indetto una quarta asta, con scadenza il prossimo 12 ottobre. L’importo è sempre di poco inferiore ai 2 milioni di euro.

Le due aree hanno proprietari diversi, anche se Asm Pavia si sta occupando della vendita. L’azienda possiede i 6.861 metri quadrati dell’ex gasometro, situato all’intersezione tra viale della Resistenza e viale Partigiani. Il Comune, invece, è proprietario dell’ex piscina scoperta e dell’area di piazzale Europa, dove si trova anche il campo nomadi dei Sinti. È importante sottolineare che i Sinti hanno la residenza a Pavia e si trovano lì dagli anni Ottanta.

L’ex gasometro, completamente coperto dai rovi, risale a prima del 1967, mentre l’ex piscina è in disarmo da una ventina di anni. Per l’acquisto del primo, l’importo è di 270mila euro, mentre per il secondo gli interessati dovranno sborsare 1.970.000 euro. Tuttavia, le aste andate deserte indicano che chi ha la disponibilità di investire un paio di milioni preferisce guardare altrove. I motivi di questa scelta sono molteplici.

Per quanto riguarda l’area dell’ex gasometro, la commissione regionale per il patrimonio culturale della Lombardia ha dichiarato l’interesse culturale di questo vecchio impianto di distribuzione del gas lo scorso 10 luglio. Inoltre, sull’area si trova una cabina di distribuzione di 5×6 metri, il cui spostamento comporterebbe una spesa di almeno 25mila euro.

Per quanto riguarda piazzale Europa e l’ex piscina di viale Resistenza, bisogna considerare l’insediamento di circa 300 Sinti che vivono in casette nella parte più a sud dell’area. Il sindaco Fabrizio Fracassi aveva dichiarato che era intenzione sua spostare l’insediamento il prima possibile, a causa del pericolo di esondazione del fiume. Un pericolo che le famiglie hanno affrontato negli inverni 2021 e 2022 e che si preparano ad affrontare anche nel 2023.

Proprio per questo motivo, la vendita dell’ex gasometro e dell’ex piscina è subordinata a una condizione: l’acquirente dovrà trovare un’altra area in cui trasferire il campo nomadi e provvedere alla sua attrezzatura, con una spesa stimata in un milione di euro. In alternativa, l’imprenditore potrà mettere a disposizione del Comune la somma necessaria per l’allestimento della struttura o offrire un terreno idoneo a questo scopo. Probabilmente è per questo motivo che l’interesse per l’acquisto non è elevato.

Il Comune aveva inizialmente pensato a una nuova sistemazione per le famiglie Sinti, indicando un’area in via Aschieri, alla periferia Est della città. Tuttavia, questa scelta ha causato la protesta dei residenti e il suggerimento del senatore Gian Marco Centinaio di considerare un’altra zona. Di conseguenza, lo spostamento del campo nomadi è stato rimandato e l’assessore all’Urbanistica, Massimiliano Koch, ha annunciato che il Comune si occuperà di questo nel 2024.

Questo crea un altro problema: il recupero dell’area tra piazzale Europa e l’ex idroscalo fa parte del progetto Waterfront, per il quale la Regione Lombardia ha promesso un finanziamento di circa 15 milioni di euro (di cui solo 1,5 milioni versati finora). In questa zona è prevista la realizzazione del Parco dell’idrovolante, con un costo di circa 5 milioni di euro, un terzo del finanziamento totale. L’obiettivo è creare una continuità tra il nuovo parco e l’area degli Horti borromaici, rendendo così questo punto della città più bello e vivibile. Inoltre, sull’area dell’ex gasometro è previsto un parcheggio da destinare all’utilizzo dei mezzi della Guardia di Finanza. Tuttavia, fino a quando non verrà individuata una nuova area e i Sinti non saranno trasferiti, tutto il progetto rimarrà sulla carta. Allo stesso modo, la discarica a cielo aperto che si trova sulla scarpata di viale della Resistenza, di fronte al comando dei vigili, rimarrà inalterata, rappresentando un punto decisamente sgradevole della città che non è mai stato risanato.

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