Monza – C’è un uomo che lavora a Ferragosto. Sempre. Come non mai. Anzi, a dirla tutta, lo fa per tutta l’estate. Alle 18 comincia andando a fare un giro in bicicletta per il quartiere, dove va a controllare. E alle 19 tira fuori la sua seggiola. La posiziona sul marciapiede di fronte alla sua casa, tira fuori un piccolo frigobar con acqua gelata, bibite, snack, tramezzini. E si siede a guardare, ai suoi occhi non sfugge nulla.

E puoi star sicuro che fino all’1 o anche alle 2 del mattino resterà lì, a fargli compagnia qualche conoscente, un amico, un collega di lavoro di passaggio per quattro chiacchiere. I poliziotti o i carabinieri di passaggio sembra che si fermino sempre a controllare e a dargli virtualmente una pacca sulle spalle. Gli vogliono bene tutti. Tranne una categoria: i delinquenti. Ladri, truffatori, rapinatori lo temono. Perché lui è Mimmo l’Egiziano, il castigamatti dei malintenzionati.

Al secolo Mohamed Salah, una cinquantina d’anni sulle spalle ma da quasi trenta in città, si è guadagnato affetto e stima incondizionati per quello che fa. Ufficialmente, è uno degli ultimi custodi di condominio (il suo è in via Rovani, nella facoltosa Zona Musicisti). Ma quello che fa va ben oltre, sa di integrazione e riscatto sociale, perché tutti nel quartiere lo conoscono e sanno di poter contare su di lui. In questi anni ha fatto arrestare 37 criminali, truffatori di anziani, piccoli ladri, topi d’appartamento, rapinatori.

“E tutti i Ferragosto sto all’erta – racconta – la gente va in vacanza, e i ladri si scatenano. Anzi, quest’anno sembrano particolarmente ‘affamati’. Ricevo continuamente segnalazioni di furti in appartamento: via Ramazzotti, via Ponchielli, via Bellini. In quest’ultima via sono entrati con cappuccio e mascherina per rendere inutilizzabili le immagini delle telecamere. Ho parlato con le vittime, in lacrime: non solo per quello che hanno rubato i ladri, ma per la violazione della loro intimità. Quando ti rubano in casa, quei disgraziati mettono tutto a soqquadro, si arrampicano anche per due piani, sfondano le tapparelle, pare ci sia in circolazione una banda dell’est: li hanno registrati mentre parlavano. In via Paganini so che hanno portato via anche una cassaforte. Entrano senza preoccuparsi se ci sia qualcuno a dormire in casa”.

A Mimmo l’Egiziano quest’anno tocca vigilare più del solito. “La bufera e le due trombe d’aria che si sono abbattute a fine luglio su Monza hanno fatto precipitare un grosso albero sulla cancellata della casa su cui vigilo: ha abbattuto la ringhiera, è rimasto tutto aperto e da qualche sera non funzionano i lampioni… e allora le ore passate davanti a casa a vigilare con la pila si sono moltiplicate, non posso permettere che qualcuno possa approfittarne per entrare”. Per trascorrere il tempo e far vedere che qualcuno è sempre nei paraggi, Mimmo si è messo anche a tagliare l’erba e a curare le piante del suo condominio, anche se non sarebbe fra le sue mansioni. “Quando ho finito mangio un panino e mi metto a vigilare. L’altra sera è passato chiedere se andasse tutto bene anche il sindaco Paolo Pilotto: ‘Mimmo – mi ha detto – come sta Totò’. Mi ha fatto molto piacere. È stato un onore”.

Totò è l’amico speciale di Mimmo. Si tratta di uno scoiattolo che ha fatto amicizia con il custode. Ogni giorno scende dalla sua pianta e va a salutare il suo amico, che gli allunga una nocciolina all’ora di colazione. I video postati su Facebook sono diventati virali, anche il sindaco lo sa. La mascotte di Mimmo l’Egiziano non manca mai. E nemmeno quell’energumeno (attenzione, delinquenti!) dal cuore buono che fa la guardia agli abitanti del quartiere. Ne ha già bloccati tanti in realtà (ben più dei 37 ufficiali) con le due grandi mani prima di consegnarli alle Forze dell’ordine.

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