Una storia di solidarietà e resilienza è quella di Zelindo, Cesare, Gabriele e Valeria, che hanno deciso di intraprendere un’escursione a piedi da Valbondione al rifugio Curò. Nonostante le loro amputazioni agli arti, hanno dimostrato che la volontà di fare non ha limiti e che la determinazione nel raggiungere un obiettivo lo rende possibile.

Ad accompagnarli in questa avventura ci sono stati quattro volontari: Simona Pievani, Angelo Pellegrini, Angelo Ferrari e il sindaco di Orio al Serio, Alessandro Colletta. Il progetto “La montagna è per tutti” della società Sbs ha deciso di promuovere questa escursione sulle montagne.

Zelindo, 63 anni, ha subito l’amputazione della gamba a 21 anni a causa di un terribile incidente. Cesare, 60 anni, ha perso la sua gamba a 52 anni dopo un infortunio. Gabriele, affetto da pseudo artrosi congenita, ha perso l’arto inferiore a 36 anni. Valeria, la più giovane del gruppo con i suoi 26 anni, ha perso la gamba e il braccio in un incidente l’anno scorso.

Dopo aver raggiunto il rifugio Curò, i tre uomini hanno proseguito il loro percorso, sempre a piedi, fino al lago e al rifugio del Barbellino e ai laghetti della Val Cerviera. Valeria è rimasta al rifugio Curò, ma ha intenzione di provare un’esperienza simile in futuro. Domenica, tutti e quattro sono tornati a Valbondione.

Questa è stata la terza escursione organizzata dalla Sbs, che ha coinvolto anche quattro videomaker per realizzare un documentario al fine di diffondere la cultura dell’inclusività. Un invito a tutte le persone con situazioni simili a vivere un’esperienza sulle Orobie.

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