La proprietà dell’ex Gasfire in via Fiume ha tempo fino alla fine del mese, il 31 agosto, per sgomberare gli spazi utilizzati dai senzatetto e sigillare l’area. In caso contrario, il Comune provvederà a presentare denuncia all’Autorità Giudiziaria e interverrà personalmente, addebitando i costi delle operazioni alla proprietà.

Il sindaco Mauro Caprani ha preso una posizione ferma riguardo alle aree abbandonate nel centro città dopo i controlli delle forze dell’ordine che hanno rivelato l’utilizzo dell’ex Gasfire come dormitorio da parte di persone senza casa. Una questione di decoro e sicurezza, come precisato nell’ordinanza firmata all’inizio del mese e indirizzata alla proprietà dell’area, che ora deve liberare gli spazi e chiuderli, per evitare che estranei possano entrarvi.

Tutto è cominciato dalla relazione del Comando dei Carabinieri di Erba, che ha effettuato una visita il 29 giugno agli edifici e agli uffici abbandonati in via Fiume: “All’interno dell’area descritta e in particolare negli edifici già utilizzati come uffici, le cui porte di legno e/o metallo ormai deteriorate sono facilmente forzabili, sono stati sorpresi tre uomini nordafricani senza fissa dimora che, dopo le opportune misure, sono stati allontanati”, scrive il sindaco Caprani nell’ordinanza. Un’altra prova che la struttura è utilizzata come dimora dai senzatetto è stata la scoperta di materassi, coperte e altri oggetti come fornelli da campeggio, pentole, spazzolini da denti e altro.

Nonostante il loro allontanamento, durante un ulteriore controllo da parte della Polizia Locale il 17 luglio sono stati trovati indumenti stesi, segno della presenza di persone esterne e non autorizzate all’interno dell’ex azienda.

Da qui l’ordinanza del sindaco che chiede alla proprietà di intervenire entro la fine del mese di agosto.

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