Tragedie estive sulle sponde del Lario: il 56enne morto nell’Adda di Lecco
Un’altra tragedia estiva si è verificata oggi sulle sponde del Lario, precisamente nel breve tratto di fiume Adda tra il lago di Como e il lago di Garlate, vicino all’Isola Viscontea. Un uomo di 56 anni, di origine peruviana e residente a Lecco, è stato trovato morto questa mattina dopo aver fatto il bagno.

Secondo quanto emerso, sembra che la causa della morte sia stata una congestione, che ha colpito l’uomo mentre si trovava in acqua. Un amico che era con lui ha lanciato l’allarme e sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco della squadra nautica di Lecco e i volontari della Croce Rossa. Adesso sono i carabinieri di Lecco ad indagare sulla dinamica di questo tragico evento.

Purtroppo, questa non è la prima tragedia estiva che si verifica sulle sponde del Lario. Solo quattro giorni fa, a Ferragosto, una bimba di 11 anni di origine senegalese è morta mentre faceva il bagno con le sorelle a Mandello. Il corpo della piccola Fatou sarà trasportato e sepolto in Senegal, accanto a quello della madre scomparsa prematuramente tre anni fa.

Anche il 13 agosto, un giovane egiziano di 21 anni è morto nelle acque del Lario di fronte al Tempio Voltiano a Como. Si era gettato in acqua con un gruppo di amici e, a causa di un malore, non è più riemerso. Il suo corpo è stato recuperato dopo venti minuti e il decesso è avvenuto in ospedale.

Il giorno prima, a Oliveto Lario, un altro giovane di 32 anni è scomparso nelle acque del lago. Nonostante il tentativo di un amico di soccorrerlo, il 32enne non è più riemerso dopo essere scivolato dal materassino.

Giovedì sera, a Bellagio, un turista francese di 75 anni è annegato davanti alla moglie, dopo essersi immerso di fronte alla spiaggetta di Pescallo. Il corpo è stato trovato dai vigili del fuoco a sette metri di profondità, due ore dopo l’incidente.

Questi tristi eventi ci ricordano l’importanza di prestare sempre attenzione e di rispettare le norme di sicurezza quando si tratta di attività acquatiche. Il Lario, nonostante la sua bellezza, può essere insidioso e bisogna sempre fare attenzione. Le autorità locali dovrebbero aumentare i controlli e promuovere una maggiore consapevolezza della sicurezza in acqua, al fine di evitare altre tragedie come queste.

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