Un eroe anonimo salva un bambino dal naufragio a Como
Ieri mattina, intorno alle 11.30, un bambino di nove anni è stato in grave pericolo di annegamento nelle acque di fronte al Tempio Voltiano. Il piccolo, un bambino egiziano che si trovava a pochi metri di distanza dal padre, si è allontanato oltre il limite delle acque basse e ha perso il contatto con il fondale. In quel momento, un ragazzo egiziano che si trovava sulla riva si è accorto della situazione e si è tuffato per aiutarlo. Grazie alla sua tempestiva reazione, il padre si è accorto del pericolo e si è precipitato anch’egli in soccorso del figlio.
Questa scena vissuta dal vivo mostra quanto la morte possa agire in silenzio. Se il ragazzo non avesse visto il bambino in difficoltà, il tragico evento sarebbe potuto accadere in pochi minuti, senza che nessuno si accorgesse di nulla fino a quando il padre non avrebbe iniziato a cercarlo e a chiedere aiuto. Il giovane egiziano che ha salvato il bambino si chiama Ahmed ed era in compagnia di due amici. Nonostante il suo italiano ancora acerbo, si è mostrato più interessato a trovare una zona balneare gratuita per sé e i suoi amici che a ricevere elogi per l’eroica azione compiuta.
È ormai risaputo che durante il fine settimana, centinaia di ragazzi, per lo più stranieri che vivono a Milano, si accampano vicino al Tempio Voltiano per trascorrere qualche ora al lago. Alcuni di loro potrebbero non conoscere l’idroscalo originale o forse non lo considerano più una meta popolare come un tempo. Tra i bagnanti proibiti si possono trovare persone di ogni tipo, con kebab avvolti nella stagnola, cappelli a tre euro acquistati chissà dove, pancarrè, tanga e burkini, senza che nessuno sembri preoccuparsi di queste diverse realtà che convivono.
Ieri mattina soffiava una piacevole brezza che rendeva l’acqua più limpida, nonostante il suo cattivo odore. La vista era spettacolare, con Villa Olmo e la collina di Cardina a sinistra, Villa d’Este in lontananza e la punta blu di Villa Geno a destra. Negli ultimi giorni, si è notato un insolito afflusso di comaschi che trascorrono le loro mattinate all’ombra del Tempio Voltiano, rivolgendo ai bagnanti sguardi di disapprovazione e indicando i cartelli di divieto, che sembrano essere ignorati da tutti. Gli svizzeri tedeschi, numerosi anche loro, sorridono in modo un po’ imbarazzato, senza capire molto. La sabbia è diventata molto fine, sembrando di essere in Versilia. I bambini giocano con i secchielli e le palette. Ieri mattina non c’era nessuna sorveglianza, di solito i bagnini in uniforme passano nel primo pomeriggio, ma sembra che a nessuno importi di loro, dei cartelli di divieto o dell’odore di fogna. Forse, nemmeno della morte. Fortunatamente, arriverà presto l’autunno.
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