L’evento ideato da Rainaldo Graziani per omaggiare Darya Dugina è stato un momento di riflessione sulle similitudini tra la figura di Ipazia e quella di Darya. Entrambe donne di avanguardia, impegnate negli studi neoplatonici e distanti dal materialismo, hanno pagato un prezzo alto per le loro idee. Ipazia è stata uccisa nel quarto secolo da una folla di cristiani deliranti, vittima del fanatismo religioso, mentre Darya è morta nell’attentato ordito contro suo padre, Alexandr Dugin.

Chi era Darya? Secondo Papa Francesco, era una delle persone “innocenti che pagano la guerra”, mentre per i Servizi segreti americani e britannici era una figura fondamentale della contro-informazione russa, una soldatessa di Putin armata di tastiera per diffondere la propaganda di regime. Durante l’evento a Gavirate, sono state evidenziate le similitudini tra le due donne, con interventi di docenti universitari ed esperti.

Gavirate rappresenta uno dei luoghi in cui esiste una forte vicinanza tra una certa Italia e una certa Russia. Il ristorante in cui si è svolto l’evento è di proprietà di Rainaldo Graziani, figlio di uno dei fondatori di Ordine Nuovo. Graziani è stato uno dei principali collaboratori di Alexandr Dugin ed è un amico stretto di Maurizio Murelli, editore e traduttore dei diari di Darya.

Durante l’evento, sono state esposte diverse riflessioni sulla necessità di superare il relativismo e sulla responsabilità della Nato nei confronti della Russia. È stata sottolineata anche la capacità di Darya di descrivere l’esistenza volando alto, con una prosa che richiede traduttori attenti ai minimi dettagli.

Tuttavia, rimane la domanda: chi è stata veramente Darya Dugina? L’inchiesta sull’attentato e le responsabilità ad essa legate sono ancora avvolte nel mistero. Nonostante ciò, l’evento è stato un momento di riflessione e omaggio a una donna che ha pagato con la vita per le sue idee.

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