Gianni e Cecilia: un amore indissolubile tra un uomo e la sua cavalla. Gianni, appassionato di bocce, trascorreva gran parte del suo tempo libero dedicandosi a questo sport. Nonostante non fosse un campione, era abbastanza bravo e partecipava regolarmente a competizioni locali. Ma la sua vera passione era Cecilia, la sua cavalla. Ogni giorno, dopo il lavoro, Gianni correva da lei per coccolarla e portarle mazzi di carote, ignorando gli sguardi divertiti degli amici e dei colleghi quando apriva il baule dell’auto pieno di ortaggi colorati.

Ma un giorno tutto cambiò. Mentre Gianni era nel box con Cecilia, la cavalla scartò improvvisamente, colpendo il ginocchio destro di Gianni con uno zoccolo. Il dolore fu lancinante e Gianni fu portato in ospedale, dove fu operato. Ma il verdetto fu spietato: sarebbe rimasto zoppo per sempre.

Nonostante la sua disabilità, Gianni non si arrese. Continuò a giocare a bocce, anche se sapeva che non avrebbe mai raggiunto la categoria A. Ma per lui non importava, perché aveva Cecilia al suo fianco. Era convinto che fosse stata lei a fargli perdere la partita, ma in realtà sapeva che avrebbe sbagliato comunque. Ciò che contava era il piacere di giocare e competere, e sapeva che avrebbe avuto altre occasioni per farlo.

Cecilia, nel frattempo, strusciò il muso sulla mano di Gianni, prendendo dolcemente con le labbra le zollette di zucchero che lui le aveva dato. Era un gesto di affetto e complicità tra i due. Gianni abbracciò la sua cavalla con trasporto, perché sapeva che Cecilia era la sua bambina, e non importava se gli altri lo capivano o no. Quello che contava era l’amore sincero e indissolubile che li legava.

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