Un giovane tunisino di 23 anni è stato sorpreso a spacciare droga nei giardini pubblici di via Azzone Visconti a Monza. Oltre alla denuncia, è stato disposto il suo accompagnamento al CPR di Potenza, dove verrà trattenuto fino al suo definitivo allontanamento dal territorio nazionale.
L’intervento della Polizia di Stato è scattato grazie alla segnalazione di un cittadino residente in via Visconti, che aveva notato un’attività di spaccio nei giardini sotto il suo palazzo. Una volta arrivati sul posto, gli agenti hanno notato due uomini scambiarsi qualcosa, uno dei quali corrispondeva alla descrizione fornita dalla segnalazione. All’arrivo degli agenti, il giovane ha lanciato parte della droga che aveva nella sua tasca a qualche metro di distanza. Dopo averlo bloccato, la Polizia ha recuperato la sostanza stupefacente, corrispondente a 10,67 grammi di hashish.
Durante la perquisizione personale, gli agenti hanno trovato addosso al giovane tunisino ulteriori 1,27 grammi di hashish e 100 euro in contanti, divisi in banconote da 20 euro e da 10 euro. Inoltre, nei pressi del muretto vicino ai binari ferroviari, come segnalato dal cittadino, sono stati trovati altri 14 grammi di hashish. Tutto il materiale è stato sequestrato e il giovane tunisino, irregolare sul territorio italiano, è stato denunciato per spaccio di sostanze stupefacenti e messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione presso la Questura di Monza e della Brianza.
Dagli accertamenti è emerso che il giovane era arrivato in Italia in modo irregolare nel mese di aprile, ma era stato respinto alla frontiera dal Questore di Trapani. Nonostante l’ordine di lasciare il territorio italiano entro sette giorni, il ragazzo si era spostato nel nord del paese, dormendo nei pressi della Stazione Centrale di Milano e dedicandosi fin da subito all’attività di spaccio di droga.
A causa della sua irregolarità sul territorio e del reato commesso, il Questore della provincia di Monza e della Brianza, Marco Odorisio, ha disposto il suo trasferimento e il suo collocamento presso il CPR di Potenza Palazzo San Gervasio, dove rimarrà trattenuto fino al suo definitivo allontanamento dal territorio italiano.

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