Il 3 settembre verrà inaugurata una nuova via a Ossuccio, intitolata a Mary Shelley, famosa scrittrice inglese. Per celebrare l’evento, verrà organizzata una passeggiata letteraria intitolata “Mary Shelley e le altre. Grandtouriste sulla Greenway”, che condurrà i partecipanti alla scoperta di luoghi incantevoli e delle opere dedicate al Lario da Mary Shelley e altre autrici. Durante la passeggiata, saranno aperte le chiese di San Giacomo e Santa Maria Maddalena, per consentire ai partecipanti di ammirare anche questi luoghi di culto.
Mary Shelley ha dedicato il Lario ai suoi tre romanzi più significativi, nonostante sia stata sul lago di Como solo per un weekend a 19 anni. Questo dimostra l’impressione che il lago ha lasciato in lei. La scrittrice ha dimostrato di saper ascoltare il “genius loci” del luogo, come dimostrato dalla sua lettura e traduzione delle opere dei Plinii, che ha fatto durante l’estate del 1816 trascorsa sul lago Lemano. Nel suo romanzo “Frankenstein”, Plinio il Vecchio viene citato come una delle letture preferite dello scienziato protagonista. Dopo il suo weekend a Como, il Lario diventa un elemento importante nella terza edizione di “Frankenstein”, in cui la sorellastra e futura moglie del protagonista proviene dalla Lombardia. Mary Shelley ha continuato ad apprezzare il Lario e la sua importanza storica e culturale, come dimostrato dal suo libro “Rambles in Germany and Italy”, pubblicato nel 1844, in cui racconta dei suoi viaggi sul Lario nel 1840.
Uno dei luoghi preferiti di Mary Shelley sul Lario è la villa Pliniana di Torno, che ha ambientato nel suo romanzo “L’ultimo uomo”. Ma vogliamo concentrarci su un’altra opera della scrittrice, “Valperga”, che celebra il suo bicentenario. Il romanzo si svolge all’inizio dell’epoca delle Signorie e ha come protagonisti Castruccio, Eutanasia e Beatrice. Quest’ultima è un personaggio di invenzione, ma Mary Shelley lo fa nascere da una donna reale, Guglielma di Boemia, considerata eretica dalla Chiesa. Guglielma fu bruciata insieme a tre suoi seguaci nel 1300 a Milano, ma è celebrata come santa a Brunate, dove si trova il suo unico “ritratto” sfuggito all’Inquisizione. Mary Shelley ha compreso la modernità di questa “santa eretica” e ha inserito il suo personaggio nel romanzo “Valperga”.
È bello vedere che l’attenzione di Mary Shelley per il Lario sia stata riconosciuta anche dal Comune di Tremezzina, che ha deciso di intitolare una via della Greenway a Ossuccio alla scrittrice inglese. La passeggiata letteraria del 3 settembre sarà un’occasione per ripercorrere i luoghi, le storie e le opere di Mary Shelley e di altre autrici legate al Lario. Sarà un evento interessante per tutti coloro che vogliono approfondire la conoscenza di questa grande scrittrice e del suo legame con il lago di Como.