SARONNO – GERENZANO – ROVELLO PORRO – È passato un mese da venerdì luglio quando una violenta grandinata ha colpito i comuni del Saronnese. Tutto è iniziato intorno alle 9,30 quando nuvole nere hanno iniziato ad accumularsi nel cielo, rendendolo così oscuro che in diversi punti della città si è reso necessario accendere l’illuminazione crepuscolare. Intorno alle 10, ha iniziato a piovere, seguita da una grandinata accompagnata da forti venti. Il maltempo si è placato intorno alle 11,30, per riprendere in serata con un altro violento acquazzone intorno alle 20.

Nel corso di entrambi i fenomeni meteorologici, sono caduti chicchi di grandine delle dimensioni di palle da golf, che hanno causato danni a centinaia di auto. Parabrezza, lunotti, finestrini e specchietti sono stati scheggiati o distrutti dalla grandine, in tutte le aree di sosta cittadine, dalle stazioni di Saronno e Saronno Sud ai parcheggi dei supermercati.

Sono state registrate anche numerose piante cadute, che hanno reso la circolazione difficile nelle ore successive alla grandinata, bloccando, ad esempio, via Varese e via Milano. Senza contare i due sottopassi, quello di via Milano e di via Varese, bloccati per diverse ore a causa dell’acqua e dei detriti di fango e verde. Anche gli impianti sportivi, dal centro sportivo Ronchi di via Colombo a quello del Matteotti in via Sampietro, hanno subito danni, così come la rete elettrica, con diverse zone della città rimaste senza corrente per molte ore.

La situazione più critica, tuttavia, si è verificata a Gerenzano e Rovello, dove la grandinata è stata particolarmente intensa. Interi tratti stradali sono stati coperti dalla grandine: poche auto sono rimaste indenni, mentre molti tetti delle case sono stati danneggiati, alcuni addirittura distrutti. La popolazione e le amministrazioni di questi comuni hanno dovuto avviare un percorso di messa in sicurezza e ripristino ancora in corso. Si sono presentati diversi problemi pratici, dalla carenza di materiali (con un aumento dei prezzi e vere e proprie liti nei magazzini) alla mancanza di aziende con competenze e personale disponibile per intervenire. Molti edifici e strade sono stati resi sicuri, altri sono stati coperti solo con dei teli e altri ancora sono in attesa di interventi. La situazione è stata resa ancora più critica dagli eventi meteorologici successivi, ovvero la doppia grandinata del 24 luglio e la tempesta di acqua e vento del 31 luglio.

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