Tragico incidente stradale sulla SP 237 del Caffaro, un motociclista perde la vita. La vittima è Massimo Ravani, un uomo di 53 anni residente a Mura e molto conosciuto nella zona in quanto idraulico del paese. L’incidente è avvenuto ieri nel tardo pomeriggio lungo il tratto di strada tra la Rocca d’Anfo e la località S. Antonio. Il motociclista stava risalendo la valle quando, dopo aver affrontato una curva con visuale libera, si è scontrato con un’auto che stava svoltando a destra per immettersi in una strada laterale. Non è riuscito ad evitare l’impatto e, dopo una frenata, ha urtato l’auto nella parte posteriore sinistra. È stato disarcionato e caduto sulla corsia opposta, dove sopraggiungeva un’Alfa Romeo Mito condotta da giovani residenti in città che non hanno potuto evitarlo. Sul posto sono intervenuti i soccorsi sanitari con l’ambulanza e l’elisoccorso, i Vigili del fuoco e una pattuglia della Polizia locale della Valle Sabbia. Purtroppo, però, per l’uomo non c’era più nulla da fare ed è morto sul colpo.

La notizia della sua morte è stata comunicata alla famiglia dal comandante della Polizia locale della Valle Sabbia, Fabio Vallini, e dalla sindaca di Mura, Nicoletta Flocchini. Ravani lascia la moglie Francesca e tre figli maschi, Marco, Luca e Claudio, di età compresa tra i venti e i trent’anni. La Polizia locale ha provveduto ai rilievi e agli accertamenti del caso e i tre veicoli coinvolti nell’incidente sono stati sequestrati. Sono stati effettuati anche controlli sul tasso alcolemico dei conducenti, che sono risultati negativi.

L’incidente ha avuto inevitabili conseguenze sulla viabilità, con la strada chiusa al traffico per oltre tre ore per permettere la rimozione del corpo e il recupero dei veicoli. Ci sono state lunghe code in entrambe le direzioni, aggravate dal fatto che si tratta di un periodo di controesodo estivo. La strada è stata riaperta alle 20.15, ma ci sono volute ancora un paio d’ore per smaltire completamente il traffico.

Massimo Ravani era stato consigliere comunale nella scorsa legislatura e attualmente lo è suo figlio Marco. Era una persona disponibile e durante le feste del paese veniva chiamato per salire sul campanile a sistemare le luci, dato che era appositamente attrezzato. Era un grande appassionato di motociclette, ma veniva descritto come una persona equilibrata, con esperienza nella guida ma non incline a correre o a fare cose rischiose. Purtroppo, un tragico destino lo ha colpito ieri sulla strada vicino a casa.

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