Il 23 agosto 2023, dopo la fine del periodo di tregua agostana, desidero esprimere una mia personale riflessione in seguito all’articolo pubblicato su Varesenews il 3 agosto. Nel 2008, tra il Centro commerciale e il Comune di Gavirate, è stata firmata una convenzione per consentire l’inaugurazione del centro commerciale. La convenzione prevedeva la realizzazione di due sovrappassi, uno sopra Viale Ticino e uno sopra la SP1, nelle zone industriali, a spese del privato. Di solito, prima di inaugurare un’opera, si realizza quanto previsto nella convenzione. Tuttavia, nulla di tutto ciò è stato realizzato.

Nel 2018, la maggioranza attuale ha modificato la convenzione affermando che “i due ponti non sono più strategici”, proprio mentre si preparava a modificare il Piano di Governo del Territorio inserendo un secondo centro commerciale a Fignano. A mio parere, questa modifica è inopportuna perché aumenterebbe i pericoli di attraversamento tra un centro commerciale e l’altro. Nel frattempo, si è optato per un attraversamento pedonale a raso “protetto”, sempre a carico del primo centro commerciale.

Negli ultimi mesi ci sono stati diversi incontri tra la Provincia e il Comune per la realizzazione di questi attraversamenti e a un certo punto è stata annunciata la notizia che i lavori dell’attraversamento a raso sarebbero iniziati a metà luglio. In realtà, sembra che la realizzazione avverrà ad agosto, ma va bene così. Il 3 agosto 2023, una novità: la Provincia annuncia che pagherà 1,2 milioni di euro per un’opera che è stata dichiarata non strategica dal Comune e che, secondo la convenzione, dovrebbe essere pagata dal privato del centro commerciale, ovvero l’attraversamento sulla SP1. In teoria, la Provincia non ha l’obbligo di sapere cosa sia successo tra il Comune e il privato, ma la convenzione è di dominio pubblico e molti la conoscono.

La Provincia ha fatto una scelta politica. La cosa strana è che il Comune ha scritto che le opere non sono più strategiche nel 2018 e nel 2023 la Provincia mette a disposizione una cifra pressoché identica. A pensare male si sbaglia, ma a volte ci si azzecca. I tempi saranno comunque lunghi, come si apprende, e si spera nella realizzazione. Si dovrebbe pensare anche alle rotonde di Viale Ticino che sono buie di notte e quindi pericolosissime.

Cordialità,
Giovanni Focchi – Gavirate

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