Monza, 22 agosto 2023 – Sono i guardiani della città. In diversi quartieri c’è un gruppo attivo. E stanno imparando a lavorare insieme e a coordinarsi. Perché l’unione fa la forza. Un esercito di almeno 150-200 persone che vigilano. Raccolgono segnalazioni. Le inviano alle forze dell’ordine e al Municipio: uno stimolo, un deterrente naturale.

Ci sono accordi con la Prefettura per disciplinare il loro operato. “Il controllo di vicinato non sono le ronde di cui si parlava una volta – precisa uno dei coordinatori più attivi, (quartiere San Carlo-San Giuseppe), Giorgio Castoldi -, ma si tratta di cittadini che segnalano i problemi”. “Sensori attivi” li definisce l’assessore Moccia. “Niente divise, nessuna appartenenza partitica” precisa sempre Castoldi.

I risultati? “Abbiamo individuato una mappatura dei punti critici della città: la Boscherona per quanto riguarda fuochi non autorizzati e lo spaccio; corso Milano; la stazione ferroviaria e la zona degli Artigianelli: luoghi sensibili su cui occorre mantenere sempre alta l’attenzione. Viale Romagna con i suoi giardini per spaccio e degrado. Via Galvani, come area dismessa in prossimità dell’ex sede Enel: anzi segnaliamo il fatto che le luci sembrano essersi spente negli ultimi tempi, il sospetto è che i malintenzionati che vogliono frequentare quella zona per delinquere siano i responsabili. In piazza Indipendenza sia i residenti che i commercianti lamentano il bivacco continuo, lo spaccio e le risse per il controllo del territorio”.

C’è poi il nodo del Tribunale: “In piazza Garibaldi c’è un problema di movida violenta gravissimo e sfacciato” riconosce lo stesso assessore, anche se le ultime operazioni della Questura, con la chiusura ripetuta di un locale particolarmente “caldo”, sembra abbiano migliorato la situazione. Occhi aperti dai comitati anche sulla movida selvaggia in via Bergamo, e i problemi di ordine pubblico e spaccio ai Giardini del Nei e nel sottopasso RotaGrassi.

E piazza Trento e Trieste? “L’abbiamo transennata – spiega Moccia – attendiamo di sistemare la recinzione di quello che era diventato un orinatoio e un luogo di bivacco incontrollato con cani pitbull lasciati a scorrazzare in mezzo alla gente”. “Invitiamo la cittadinanza a continuare a segnalare ma anche a denunciare alle forze dell’ordine: solo così possiamo sperare di migliorare la situazione nella nostra città” conclude Castoldi.

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