Tragedia sul Lago di Como: giovane straniero muore dopo mezz’ora in acqua
Una giornata di svago e relax al lago si è trasformata in una tragedia per un giovane di 20 anni. Yassa Ayed Agaiby Kamel, di origini magrebine ma residente a Milano, è stato trovato senza vita dopo essersi inabissato nel Lago di Como, dietro al Tempio Voltiano.
Il giovane era arrivato a Como insieme ad alcuni amici per trascorrere una piacevole giornata fuori porta. Dopo aver fatto il bagno nelle acque del lago nel primo pomeriggio, è stato visto inabissarsi dai suoi compagni. Nonostante i loro tentativi di ritrovarlo, è stato necessario l’intervento dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco per recuperare il corpo del giovane, a quattro metri di profondità, dopo ben trenta minuti di ricerche.
Immediatamente è scattato il soccorso, con la rianimazione sul posto e il trasporto in codice rosso all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia. Purtroppo, nonostante tutti gli sforzi, il giovane non è riuscito a sopravvivere e si è spento durante la notte.
Questa tragedia si aggiunge alla lista delle vittime di quest’estate nelle acque del Lago di Como. Un avvertimento per tutti coloro che si avventurano nelle gelide acque del lago, soprattutto in assenza di adeguate precauzioni e conoscenza dei rischi. È fondamentale ricordare che anche le acque apparentemente calme e invitanti possono nascondere insidie mortali.
Le autorità locali stanno indagando sulle circostanze esatte dell’incidente, al fine di fare chiarezza sulla dinamica dei fatti e valutare eventuali misure di prevenzione da adottare. Nel frattempo, è importante diffondere la consapevolezza sui pericoli delle acque del lago e promuovere comportamenti responsabili durante le attività di balneazione.
La morte di questo giovane straniero è una triste testimonianza di come una giornata di divertimento possa trasformarsi in una tragedia. Il Lago di Como, con la sua bellezza mozzafiato, deve essere goduto in modo sicuro e consapevole.