Il lago di Como è stato oggetto di un articolo sul London Times scritto da Edward Lucas, un editorialista che trascorre le sue vacanze sul Lario da molti anni. Lucas e la sua famiglia vengono a Como per tutto il mese di agosto e soggiornano a Gravedona, dove sono diventati amici dei proprietari dell’Airbnb in cui alloggiano. Non essendo un amante della guida, Lucas preferisce utilizzare i mezzi pubblici e i taxi durante la sua permanenza.

L’editorialista analizza diversi aspetti del soggiorno sul Lario, dai costi fino ai punti deboli del trasporto e delle strade. Lucas afferma che, nonostante alcuni posti siano costosi, come i cocktail da 20 euro al Serbelloni di Bellagio o a Villa Cipressi a Varenna, la vista e l’atmosfera rendono il prezzo giustificato. Tuttavia, ritiene che alcuni ristoranti siano “trappole per turisti”, ma questo è un problema comune in molte città, compresa Londra.

Lucas sottolinea anche alcune criticità riguardanti il trasporto sul lago di Como. L’editorialista ritiene che l’aliscafo sia poco affidabile e che la sua frequenza sia scarsa anche quando funziona correttamente. Inoltre, il servizio degli autobus è piuttosto scarso e le strade lungo il lago sono pericolose per i pedoni. Lucas suggerisce che il comune potrebbe costruire una scalinata per permettere ai pedoni di raggiungere la spiaggia in sicurezza.

Un altro problema segnalato da Lucas riguarda i taxi, che sono difficili da prenotare e accettano solo pagamenti in contanti, senza rilasciare ricevute. L’editorialista trova sconcertante anche il fatto che i sentieri nei boschi siano mal segnalati e che molte delle informazioni turistiche locali non includano questi percorsi.

Nonostante queste criticità, Lucas sottolinea che il contatto umano sul lago di Como è molto positivo. Egli afferma di essere salutato per nome quando entra in paese e di conoscere molte persone. Al contrario, a Londra utilizza gli stessi negozi da dieci anni senza che nessuno lo riconosca.

Tuttavia, Lucas critica la cura dell’arte sul Lario. Molte chiese sono chiuse e non ci sono informazioni su quando potrebbero essere aperte. L’editorialista suggerisce che ogni chiesa dovrebbe avere un cartello con le informazioni su chi possiede la chiave e come contattare questa persona. Lucas ritiene che molti turisti sarebbero disposti a fare donazioni per vedere i tesori nascosti all’interno delle chiese.

Infine, Lucas nota alcune “stranezze” sul Lario, come la presenza di graffiti fascisti persistenti. L’editorialista cita un esempio nel suo articolo sul Times e afferma di aver vissuto in Germania, dove ogni traccia degli anni più bui della sua storia è stata cancellata attentamente.

In conclusione, l’articolo di Edward Lucas sul London Times offre una panoramica dei punti deboli e dei punti forti del soggiorno sul lago di Como. Nonostante alcune criticità, Lucas sottolinea l’importanza del contatto umano e delle bellezze naturali offerte dalla regione.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui