Attualmente, l’Ats Città Metropolitana adotta una prassi per informare i sindaci, responsabili della salute pubblica per legge, che tra i loro cittadini c’è una persona malata di virus del Nilo occidentale: devono esserci almeno due casi. Questo è stato scoperto lunedì mattina dal sindaco di Massalengo, Severino Serafini, quando ha ricevuto una mail da un parente del malato che era un anziano residente ricoverato in ospedale per la malattia, probabilmente contratta da una semplice puntura di zanzara tigre. Solo dopo diverse ore di telefonate, il municipio ha ricevuto la conferma dall’Ats. Invece, a Castiglione d’Adda c’è stato un ritardo tecnico in una disinfestazione programmata, nello stesso periodo in cui venerdì scorso è stato trovato il virus della febbre emorragica Dengue in ospedale a Crema, il primo caso in Lombardia quest’anno. Questa è un’altra malattia trasmessa dalle zanzare, che nella maggior parte dei casi in Italia viene contratta durante viaggi all’estero. Tuttavia, l’Istituto Superiore di Sanità ha reso noto che il caso di Castiglione riguarda una persona che non ha viaggiato all’estero, così come un altro caso riscontrato contemporaneamente nel Lazio. Quindi, il virus sta circolando qui.

Sul giornale Il Cittadino, in edicola oggi 24 agosto, ci sono tre pagine dedicate all’emergenza dei nuovi virus importati trasmessi dalle zanzare, disponibili anche in formato digitale.

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