L’emergenza dei reati da codice rosso continua ad essere una realtà preoccupante. Solo nelle ultime ore sono stati registrati sei episodi di maltrattamenti, stalking e violenze sessuali. Questi numeri evidenziano quanto il fenomeno sia diffuso e richieda un intervento tempestivo da parte delle autorità competenti.
La procura di Brescia ha istituito una squadra composta da sei magistrati che si occupano dei cosiddetti “soggetti deboli”, cioè le vittime di questi reati. Ogni giorno, questa squadra si trova ad affrontare una media di dieci casi di codice rosso, che includono stalking, maltrattamenti in famiglia e violenze sessuali.
Spesso si tratta di episodi isolati, che si concludono con la denuncia da parte delle vittime. Tuttavia, in molti casi, si tratta dell’apice di anni di insulti, minacce e botte. Le famiglie, italiane e straniere, sono il teatro principale di queste violenze e maltrattamenti. Ci sono mariti che vessano le mogli da lungo tempo, fidanzati che tormentano le ex partner per averli allontanati dalla propria vita e casi di violenza domestica in cui i figli sono gli aguzzini e i genitori le vittime.
In alcuni casi, i provvedimenti precautelari, come l’allontanamento o il divieto di avvicinamento, sono sufficienti per impedire il ripetersi dei maltrattamenti. Tuttavia, ci sono situazioni in cui questi provvedimenti non sono efficaci.
La situazione preoccupante è stata evidenziata anche dagli episodi registrati tra il 22 e il 23 agosto. Durante queste 24 ore, sono stati registrati sei episodi di codice rosso, di cui cinque sono stati denunciati dalla vittima. Questo significa che ogni quattro ore è stato necessario un intervento da parte delle autorità competenti. Tre di questi episodi hanno coinvolto famiglie straniere, mentre gli altri sono avvenuti in famiglie italiane.
L’ultimo episodio si è verificato intorno alle 2 del mattino, quando la polizia è intervenuta nel quartiere Abba dopo una segnalazione da parte di una vicina di casa. Una donna italiana di 45 anni ha raccontato di essere stata malmenata dal suo compagno, italiano di circa 40 anni, e che non si trattava di un episodio isolato. La donna è stata portata in ospedale per ricevere cure mediche e ha trovato rifugio presso alcuni parenti.
La situazione dei reati da codice rosso è quindi una vera e propria emergenza, che richiede un impegno costante da parte delle autorità competenti per debellare questo fenomeno. Solo attraverso un’azione incisiva e una maggiore emersione di questi episodi si potrà sperare di porre fine a questa triste realtà.