Un salvataggio miracoloso ha permesso di salvare la vita a tre persone, due donne di venti e ventisei anni e una bambina di nove, che rischiavano di annegare nel fiume Adda a Cassano d’Adda, al confine con la provincia di Bergamo.
Le tre persone, tutte di origine sudamericana e provenienti da El Salvador, si erano recate in riva al fiume nel pomeriggio di ieri (giovedì 24 agosto) per cercare un po’ di sollievo dal caldo torrido di questi giorni, ma improvvisamente si sono trovate in difficoltà. Non appena è scattato l’allarme al numero di emergenza 112, sono intervenuti i soccorritori.
Il punto in cui si trovavano le tre persone era di difficile accesso, pertanto i soccorritori – tra cui i sommozzatori di Treviglio, un’ambulanza della Croce Bianca di Melzo, i carabinieri e un elisoccorso – hanno dovuto tentare una manovra estrema. Uno dei soccorritori è stato calato dall’elicottero con un verricello per raggiungere le donne e la bambina in difficoltà. Una volta imbragate, sono state riportate sani e salvi a terra. Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito e non è stato necessario trasportarle in ospedale.
Questo salvataggio è un esempio di coraggio e professionalità da parte dei soccorritori, che hanno rischiato la propria vita per salvare quelle delle tre persone coinvolte. È importante sottolineare l’importanza di segnalare immediatamente qualsiasi situazione di pericolo al numero di emergenza, in modo da poter intervenire tempestivamente e salvare vite umane.
Inoltre, è fondamentale fare attenzione quando ci si avvicina a fiumi o laghi, soprattutto se non si è esperti nuotatori. Il rischio di annegamento è sempre presente, soprattutto in presenza di correnti o fondali insidiosi. È preferibile frequentare zone balneabili sicure, dove sono presenti bagnini e segnalazioni di pericolo.
Infine, questo episodio ci ricorda l’importanza di imparare a nuotare e di insegnare ai bambini le basi della sopravvivenza in acqua. Queste competenze possono fare la differenza tra la vita e la morte in caso di incidente.