Le montagne lombarde offrono numerose mete in quota che possono essere raggiunte con una gita in giornata. Oltre allo sport e alla natura, è possibile unire anche visite guidate nelle malghe e assaggi dei formaggi Dop più famosi e ricercati.

Le malghe sono luoghi caratteristici, con verdi pascoli e baite in legno e pietra, dove lavoratori instancabili si dedicano alla produzione del formaggio. Nella regione lombarda, dalle Orobie alle alture sul Triangolo Lariano, fino alla Val Camonica e alla Valtellina, si trovano numerose malghe dove vengono prodotti formaggi Dop come Silter, Nostrano Valtrompia, Strachitunt, Bitto e Casera.

È possibile scoprire la quotidianità in alpeggio prenotando visite guidate o semplicemente bussando al casaro. Grazie all’iniziativa Malghe Aperte 2023, il Consorzio per la tutela del formaggio Silter Dop intende far conoscere ai camminatori, grandi e piccoli, questo microcosmo verde.

Una delle malghe visitabili è Malga Prato Varicla, situata a Bienno (Brescia). Qui, tra i 1.600 e i 2.200 metri di quota, pascolano 70 vacche di razza bruna alpina e 140 capre bionda dell’Adamello. Viene prodotto il Fatulì, un formaggio presidio Slow Food, ma anche la Prestellina (una specialità della malga), formaggelle di capra, burro, yogurt, casolet, ricotta e fiùrit.

Un’altra malga da visitare è Malga Bazena, a Breno (Brescia), dove si possono assaggiare le forme di Pedena e i panetti di burro profumato. Il 9 settembre si aprono le porte al pubblico con visite guidate e laboratori in occasione della giornata conclusiva di Malghe Aperte 2023. Da assaggiare assolutamente è il Brè, un formaggio d’alpeggio a latte crudo parzialmente scremato ottenuto da latte vaccino, caglio, sale e zafferano. Questo formaggio stagiona in grotta sotto al castello medievale di Breno per almeno 18 mesi.

In Val Sabbia, a Bagolino, si trova la famiglia Buccio de “La Malga del Re”, dove la passione e la tradizione si uniscono per dare vita al Bagòss, il formaggio simbolo di queste valli. Il Bagòss è un formaggio giallissimo grazie alla presenza di un pizzico di zafferano che ne rende inconfondibile il sapore. È possibile visitare la malga e degustare i prodotti della montagna insieme a Gianluca Buccio, il cicerone che racconta le fasi di produzione del formaggio.

A un’ora di distanza dal centro di Milano si trova la funivia di Lecco, che porta ai Piani d’Erna, un’altra meta ideale per una giornata lontano dalla calura estiva. Qui si possono percorrere numerosi sentieri, come l’Anello del Resegone o il Rifugio Azzoni. Durante la visita, è d’obbligo pranzare al Rifugio Marchett con formaggi e polenta concia.

Nel lecchese, si aggiunge alla mappa l’Alpe Giumello, nel comune di Casargo, dove si possono ammirare prati e animali al pascolo. Se la destinazione è la Valtellina, il Rifugio Salmurano in Val Gerola è una perla nella valle delle Orobie. Qui si possono gustare le ricette della tradizione, come la polenta e i Pizzoccheri, e praticare sport, il tutto con una vista mozzafiato.

Le montagne lombarde offrono un’esperienza unica, dove lo sport, la natura e il gusto si fondono insieme. Le visite guidate nelle malghe e gli assaggi dei formaggi Dop permettono di scoprire la vita in alpeggio e di gustare i prodotti tipici di questa regione. Una gita in giornata diventa così un’occasione per immergersi nella bellezza delle montagne e per apprezzare le tradizioni e le eccellenze enogastronomiche del territorio lombardo.

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