Carlo Lafreur, un uomo di 47 anni di origini sinti residente in Piemonte, è stato arrestato per furto, resistenza a pubblico ufficiale e possesso ingiustificato di attrezzi da scasso. Nonostante i suoi precedenti penali dal 1991, è riuscito a evitare il carcere. Lafreur è già noto per truffe e una rapina in Bergamasca, ma questa volta è stato posto agli arresti domiciliari in attesa del processo che si terrà a ottobre. Durante il suo ultimo tentativo di furto, è stato trovato in possesso di una ricetrasmittente collegata alle frequenze delle forze dell’ordine di tutte le province.
L’allarme è stato dato alle 9:41 del mattino da una donna che ha sorpreso un ladro nella sua casa a Dalmine. L’uomo è fuggito su una motocicletta insieme a un complice. I carabinieri hanno iniziato un inseguimento che si è concluso a Brembate, dove Lafreur è stato arrestato mentre il complice è riuscito a scappare a piedi. Durante la perquisizione, i carabinieri hanno sequestrato una serie di attrezzi da scasso, una ricetrasmittente, uno spray al peperoncino e una targa contraffatta.
Lafreur ha accompagnato i carabinieri nella sua abitazione a Osio Sopra, dove è stato riconosciuto da una donna che lo aveva sorpreso mentre forzava la persiana. La refurtiva è stata restituita alla vicina di casa dei ladri. L’uomo ha precedenti penali dal 1991 e ha scontato la sua ultima pena ai domiciliari a maggio. Durante il processo per direttissima, ha ammesso il furto a Osio Sopra, ma ha negato di essere coinvolto nel tentato furto a Dalmine. Ha dichiarato di non poter rivelare il nome del complice e che la motocicletta appartiene a un amico che non ha nulla a che fare con i suoi crimini. È stato posto agli arresti domiciliari in attesa del processo che si terrà a ottobre.