Numerosi interventi sono stati effettuati dalla VI Delegazione Orobica venerdì e sabato nella Val di Scalve. I tecnici sono stati chiamati per soccorrere una ragazza bloccata in una zona impervia con salti di roccia sopra Colere. Nonostante fosse illesa, tre soccorritori della Stazione di Schilpario sono saliti per calarla in un’area sicura.

Sempre venerdì, nel tardo pomeriggio, è stato richiesto l’intervento per un gruppo di alpinisti bloccati sullo spigolo nord-ovest della Presolana. L’elisoccorso di Sondrio di Areu, l’Agenzia regionale emergenza urgenza, è riuscito a risolvere la situazione utilizzando verricelli molto tecnici, nonostante fosse ormai buio.

Sabato, invece, i soccorritori sono intervenuti per una ragazza che aveva riportato una sospetta lussazione alla spalla vicino alle Cascate del Vò, a Schilpario. La squadra l’ha raggiunta, valutata dal punto di vista medico, messa in sicurezza e trasportata in ambulanza.

È importante sottolineare che durante alcuni degli ultimi interventi sullo Spigolo Nord Ovest della Presolana, i soccorritori hanno notato che le persone bloccate facevano riferimento a documenti pubblicati online con descrizioni, schemi, schizzi e disegni imprecisi. La discesa attraverso il “Cengione Bendotti” non coincide con la discesa in corda doppia dallo Spigolo nord-ovest.

Il Soccorso Alpino invita quindi a valutare attentamente le informazioni trovate online, in quanto potrebbero necessitare di aggiornamenti o modifiche e risultare fuorvianti. È consigliabile verificare con le guide alpine o alpinisti esperti e confrontarsi anche con i rifugisti per pianificare in sicurezza gli itinerari. È fondamentale prestare la massima attenzione ai segnali e alle indicazioni presenti sulle vie e sui sentieri.

Nel caso specifico della discesa dallo Spigolo nord-ovest della Presolana, è ben segnalata e indicata in prossimità delle soste. È importante fare riferimento ai segnali presenti per evitare errori. Il Soccorso Alpino si scusa se qualcuno si sente offeso da queste precisazioni, ma gli interventi come quelli descritti sono molto tecnici e complessi anche per l’équipe impegnata e potrebbero essere evitati.

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