L’allerta rossa di Protezione Civile per il rischio idrogeologico in Valchiavenna, emessa ieri alle 14.45 dalla Regione Lombardia, era giustificata. Non tanto perché ci siano stati smottamenti di grande entità, ad eccezione del distacco di sabato dal ghiacciaio Ferré, piccole tracimazioni sabato notte sulla strada che porta da Gordona e Menarola, comunque percorribile, e altrettanti piccoli movimenti di terra e acqua ieri pomeriggio sulla statale 36 a Campodolcino e nel territorio di Prata Camportaccio, ma perché la pioggia caduta è stata così abbondante da far accapponare la pelle a chiunque. Si parla di 213,6 millimetri registrati dalla stazione di Fraciscio di Campodolcino dal Centro Meteorologico Lombardo nella giornata di ieri alle 19.30, su un totale di 314,7 millimetri caduti nell’ultimo mese e 960,1 millimetri caduti nell’anno in corso.

Si tratta di un dato di precipitazioni giornaliere record, registrato a Campodolcino, che si è tradotto in un ingrossamento smisurato del torrente Rabbiosa e di tutti i torrenti del reticolo minore del Liro. Persino il torrentello di montagna che alimenta il Lago Azzurro di Motta di Campodolcino ieri era impetuoso, e questo ha fatto sperare i nostalgici di questo specchio d’alta montagna, diventato un miraggio da due anni, che possa tornare ad essere una realtà.

Per il resto, è stata una pioggia diffusa che ha portato la diga di Prestone, sempre a Campodolcino, ad aprire le paratoie intorno a mezzogiorno quando, in paese, è suonata la sirena che indica l’inizio di questa operazione straordinaria. Ciò ha fatto aumentare ulteriormente la portata del Liro da Campodolcino fino alla confluenza con un Mera già molto arrabbiato da sabato sera, quando le sue acque erano scure e cariche di terra entrata in circolo a Stampa, dove si è verificato uno smottamento sabato pomeriggio. Ieri pomeriggio, invece, a Vicosoprano, un torrente che sfocia sulla strada di Maloja ha trasportato a valle terra e roccia senza invadere la carreggiata.

Ieri pomeriggio, una Chiavenna attraversata da molta pioggia, 105 millimetri, come Madesimo, 175 millimetri, ha visto un Mera che trasportava terra, sassi e legname, che è arrivato tutto, come un tappo, nel lago di Mezzola, poco sopra il Lido di Novate.

Proprio in Valchiavenna si sono concentrate la maggior parte delle chiamate dei Vigili del Fuoco, 13 in totale ieri, anche se sono stati effettuati alcuni interventi anche a Valdisotto e a Sondrio. Non si tratta di situazioni gravi, ma comunque legate al maltempo. Tutti i torrenti della nostra provincia sono ingrossati, con il Mallero, che scende dalla Valmalenco, particolarmente impetuoso. Questo ha spinto Renata Petrella, sindaco di Chiesa in Valmalenco, a ordinare la chiusura dei ponticelli della pista ciclabile che attraversa il torrente a Vassalini nel tardo pomeriggio di ieri. Era troppo pericoloso attraversarli a causa dell’innalzamento delle acque del corso d’acqua. Anche in Valmalenco è piovuto parecchio, 39 millimetri a Lanzada, anche se si tratta di valori molto inferiori rispetto a quelli della Valchiavenna. Sono stati registrati 64 millimetri ad Aprica, 43 a Cepina di Valdisotto, 48 a Tartano, 34 a Bormio e solo 19 a Sondrio.

È prevista pioggia anche per oggi e domani, soprattutto in Valchiavenna, quindi è necessario stare all’erta.

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