I mezzi pubblici nella provincia di Como subiscono tagli: a partire dal prossimo mese di marzo, saranno eliminate ben 40 corse degli autobus nelle domeniche. La Regione Lombardia ha ridotto il contributo per il trasporto extra-urbano di 516 mila euro, costringendo la Provincia a prendere questa decisione. Di conseguenza, a partire da domani, ci sarà un aumento minimo di 10 centesimi a tratta e alcune linee saranno soppresse la domenica. Si prevede che questi aumenti e tagli permettano di risparmiare 2 milioni di euro, corrispondenti a 100 mila chilometri in meno.
Dalle prime domeniche di marzo, saranno solo quattro le linee che copriranno il territorio: la tratta C50 Cantù-Como, la C40 Erba-Lecco, la C10 Como-Colico, la C70 Como-Appiano e la C12 Como-Menaggio-Porlezza. Questa scelta avrà un impatto significativo anche su Cantù, dove verranno soppressi diversi collegamenti, come la tratta C52 Cantù-Intimiano, il C81 Cantù-Mariano-Perticato, il C82 Cantù-Carimate-Novedrate-Mariano, il C85 Cantù-Fino Mornasco, il C86 Cantù-Erba e infine il C45 Cantù-Inverigo-Como. La città rimarrà isolata dal circondario durante il fine settimana, anche se la presidente della Provincia, Rita Livio, sta cercando di trovare una soluzione per salvare queste linee. Alcune linee sono già state soppresse in parte, come quelle di Carimate, Fino Mornasco e Perticato, che non hanno orari festivi, creando disagi per gli utenti. Insomma, mentre da un lato l’amministrazione si impegna per favorire la mobilità sostenibile, rendendo il centro di Cantù accessibile solo con i mezzi pubblici, dall’altro la Provincia sembra obbligare gli utenti a preferire il proprio mezzo di trasporto.

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