L’incendio che ha devastato via Moroni lo scorso lunedì ha generato diverse ipotesi sulla sua causa. Tuttavia, i vigili del fuoco del Nucleo investigativo antincendi territoriale hanno escluso le prime tre ipotesi. L’attenzione degli investigatori si è concentrata su alcuni attrezzi da lavoro ritrovati tra le macerie del cantiere, due lampade e un flessibile. I due titolari dell’impresa, i due muratori presenti, la proprietaria dell’immobile e l’inquilina del pianerottolo sono stati riconvocati per essere ascoltati. Il pm Antonio Pansa ha aperto un fascicolo per incendio colposo e attende la relazione dettagliata del Nucleo investigativo sulle cause del rogo. Attualmente, i principali indiziati sarebbero il flessibile o le lampade rinvenute. È stato riferito che gli operai avrebbero pronunciato la frase “Che cosa ci fa lì quella lampada?”, ma non è chiaro il loro peso come prova. Durante questi giorni, i camion della Progetto per Bergamo di Zogno hanno portato via le macerie e il prossimo passo sarà installare le coperture, sperando che il tempo regga il più possibile.

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