Un uomo di 35 anni è stato rimpatriato definitivamente in Albania dopo aver infranto più volte la legge durante la sua permanenza in Italia.

Le sue vicende legali iniziarono nel 2006, quando fu denunciato a Firenze per resistenza a pubblico ufficiale e possesso di sostanze stupefacenti. Inoltre, aveva con sé una cospicua somma di denaro riconducibile all’attività di spaccio. L’anno successivo, insieme al padre, aggredì una persona che stava giocando a carte con lui in un bar, causandogli una ferita al volto con una prognosi di 8 giorni. Nel 2008 fu fermato per ricettazione di un veicolo, lesioni personali aggravate, favoreggiamento personale e resistenza a pubblico ufficiale.

Nel 2010, il Tribunale di Prato lo condannò a otto mesi di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. Questi reati furono commessi durante un intervento di sfratto, quando il 35enne si scagliò contro gli operatori cercando di colpirli alle spalle con un casco. Nonostante fosse stato espulso con ordine del Questore nel 2019, l’uomo ottenne un permesso di soggiorno per assistere il figlio minorenne. Tuttavia, questo permesso non fu più rinnovato a causa della sua condanna nel 2021 a due anni e quattro mesi per maltrattamenti in famiglia, minacce e aggressioni alla sua ex compagna.

Dopo essere uscito dal carcere di Monza il 27 agosto scorso, il pregiudicato è stato accompagnato in frontiera per il definitivo rimpatrio in Albania. Questo provvedimento è stato disposto dal questore della Provincia di Monza e Brianza, Marco Odorisio, e convalidato dal Giudice di Pace di Monza. Il 28 agosto, l’uomo ha lasciato l’Italia con un volo di sola andata per Tirana.

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